La speranza nella cultura magiara

Una fiducia indomabile

13 settembre 2021
«Ero fiore, sono diventato radice» scrive Miklós Radnóti, nel celebre Taccuino di Bor, riemerso (letteralmente; vedi l’articolo in questa pagina in cui si racconta la sua storia) dalle macerie sanguinose dei totalitarismi del Novecento; uno dei versi citati dal Papa durante la sua visita in Ungheria. L’autore, «soffocato dalle catene che gli stringevano l’anima» ha detto papa Francesco, ripercorrendo la vicenda artistica e umana del poeta di origine ebraica, magiaro di adozione, «trovò in una libertà superiore il coraggio di scrivere: “Prigioniero, ho preso la misura a ogni speranza”». E di porre una domanda che interpella anche noi, oggi, ha chiosato Francesco: «E tu, come vivi? Trova eco la tua voce in questo tempo?». Anche noi, ha continuato il papa, siamo ...

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