
13 settembre 2021
C’è un film che in qualche modo ha segnato il dibattito sulla didattica in Italia. Si tratta de La scuola di Daniele Luchetti (1995).
I due professori, interpretati da Silvio Orlando e Anna Galiena, si fermano a guardare il poster di un lavoro di gruppo realizzato dagli studenti. È dedicato alla scuola ideale. Anna Galiena lo descrive con voce sognante. «Bello, no?», sussurra. E, spostando il dito sul rendering, comincia ad elencare: «Campo da tennis, campo di calcio. Piscina con trampolino da tre metri, piattaforma da dieci. Sala multimediale. Museo per le opere d’arte degli studenti». Un sospiro sognante attraversa il volto di Silvio Orlando. «Officina attrezzata per la riparazione dei motorini, discoteca, tavernetta. Pronto soccorso per le crisi di astinenza, laboratorio per il test anti ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati