V
olete essere i primi? Siate gli ultimi! Volete essere grandi? Fatevi piccoli! Volete dominare sugli altri? Fatevi servi!
Possono sembrare paradossali, queste parole di Gesù, ma questa è la logica del Vangelo. E se Gesù interrogasse anche noi? Di che cosa discutiamo lungo la strada della nostra vita?
Soprattutto nella nostra società, noi scegliamo chi appare, chi è più visibile, chi sa imporsi, chi è più forte; addirittura chi è prepotente! Quanta competizione, e quanta rivalità possiamo vedere attorno a noi!
Ma Gesù indica un bambino, uno che vive la condizione di dipendenza e non conta nulla; un piccolo, un povero, un escluso, uno scarto.
Se uno vuole il primo posto, quello di chi governa, deve farsi ultimo e servo di tutti. Qualcuno di noi sogna di avere potere e autorità? Chiediamoci, piuttosto, in che modo possiamo meglio servire gli altri; in che modo possiamo andare incontro a chi ha bisogno del nostro aiuto.
Ricordiamoci: sono veramente grandi quelli che sono veramente buoni. Quelli che vogliono il vero bene degli altri.
«Desidera il bene per tutti» è una scritta che si legge sul muro di un palazzo. Secondo la nostra mentalità i veri grandi sono quelli che sottomettono gli altri. Secondo Gesù, i veri grandi sono quelli che servono gli altri, e non si servono degli altri.
Tocca a noi scegliere su quale strada camminare; quale mentalità seguire. Stando attenti al rischio degli Apostoli, che camminavano dietro Gesù, ma non lo “seguivano”!
Il Vangelo in tasca
Domenica 19 settembre, xxv del Tempo ordinario
Prima lettura: Sap 2, 12.17-20
Salmo: 53
Seconda lettura: Gc 3, 16-4,3
Vangelo: Mc 9, 30-37.
di Leonardo Sapienza