Il teatro

L’acqua di Clarice

07 settembre 2021
La frase riportata in locandina ricorda i titoli lunghissimi e ironici dei film di Lina Wertmüller: Acqua viva, provando a cogliere la quarta dimensione che da quanto è fuggevole già non è più. Lo spettacolo di e con Elena Arvigo andato in scena il 2 settembre scorso al Teatro Nido dell’Aquila di Todi, nell’ambito del festival che si è appena concluso, è un flusso di coscienza tratto da un racconto della scrittrice brasiliana Clarice Lispector. «Acqua viva — si legge nelle note di regia — è una lettera d’amore alla vita e alla scrittura, una confessione e una promessa: “Ti scrivo perché non mi comprendo. Ma continuo a seguirmi”». Lispector scrive cronache provenienti dal “luogo” dello scrivere, vissuto come esperienza di esilio e testimonianza, con un linguaggio che ...

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