«La casa di Roma» di Pierluigi Battista ovvero l’anima narcisistica del Novecento

L’Io che non conosce il Noi

 L’Io  che non conosce il Noi  QUO-197
01 settembre 2021
Scriveva Lev Tolstoj che «tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo». Per questo, probabilmente le famiglie infelici hanno una storia da raccontare, un mistero da scoprire, un dolore da scoperchiare. Per questo hanno ispirato grandi narrazioni. La casa di Roma di Pierluigi Battista (Milano, La nave di Teseo, 2021, pagine 304, euro 19) è un romanzo epistolare sulla sofferenza, le divisioni i disastri, gli odi, i tradimenti ma anche i silenzi, gli imbarazzi della famiglia Grimaldi: due vecchi genitori, due fratelli, le loro mogli, i loro figli, i loro nipoti. Quattro generazioni la cui vita si svolge nel “secolo breve”, in quel Novecento che, nella prima metà, ha sconvolto e distrutto l’esistenza di tanti ma che poi, a metà del suo corso, è sembrato ...

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