01 settembre 2021
«Siamo vissuti avendo fiducia nel progresso, per scoprire che non sempre si cambia in meglio e a provarcelo, tra l’altro, c’è la nascita di una coscienza dei gravi problemi ecologici del nostro pianeta: io vedo nel virus il rivelarsi di qualcosa che stava già accadendo e che ci ha dimostrato come nessuno di noi, pur chiuso nella sua solitudine, sia un essere isolato».
Si era espresso così, in occasione dei suoi ottant’anni, Jean-Luc Nancy, filosofo francese recentemente scomparso. Allievo di Ricoeur e Derrida, professore all’università di Strasburgo, Nancy era una delle grandi voci della filosofia francese della seconda metà del Novecento. Pensatore poliedrico e provocatorio, non aveva mai disgiunto la riflessione tecnicamente filosofica e lo sguardo attento al mondo reale, al presente ...
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