La non banalità del male

 La non banalità del male   QUO-196
31 agosto 2021
Pubblichiamo uno stralcio del saggio intitolato «Il male in Dostoevskij», secondo capitolo del volume «Dostoevskij. Filosofia, romanzo di esperienza religiosa» (Einaudi, 1993). L’esperienza fondamentale e decisiva di Dostoevskij è la constatazione della realtà del male: non per nulla è stato detto che Dostoevskij è «ossessionato» dalla presenza del male nel mondo. Contro il facile ottimismo idealistico e positivistico dell’Ottocento, per cui il male non è che un elemento dialettico destinato al superamento o un episodio passeggero del trionfale progresso dell’umanità, egli ricorda che la realtà del male e del dolore, del peccato e della sofferenza, della colpa e della pena, del delitto e del castigo, è purtroppo una realtà effettiva e ...

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