«E alla meta arriviamo cantando» di Franco D’Aniello (che suona il “tin whistle”, il flauto irlandese)

Alla ricerca delle proprie radici e della propria identità

28 agosto 2021
«Lo tirano su, gli danno del pane, parlano un po’, soprattutto gli operatori, noi stiamo leggermente defilati per non impaurirlo, gli fanno una carezza e subito dopo il bimbo torna sottoterra, al caldo delle tubature e al sicuro dalle forze di polizia, che non amano molto, eufemismo, i ragazzi randagi, come li chiamano loro». È uno dei racconti più impressionanti contenuti in questa storia fatta di tante storie che si chiama E alla meta arriviamo cantando (Milano, La nave di Teseo, 2021, 288 pagine, 18 euro, prefazione di Paolo Verri). Visto che il suo autore, Franco D’Aniello, suona il flauto irlandese, il tin whistle nei Modena City Ramblers, uno pensa che leggerà un libro di avventure musicali. E quelle in effetti non mancano. Ma l’inevitabile unico lungo, spezzettato viaggio di ogni musicista porta ...

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