Il Papa agli atleti paralimpici

Testimoni di speranza
e di coraggio

 Testimoni  di speranza   e di coraggio  QUO-191
25 agosto 2021

Un grazie agli atleti paralimpici — «perché offrono a tutti una testimonianza di speranza e di coraggio», manifestando «come l’impegno sportivo aiuti a superare difficoltà apparentemente insormontabili» — è stato rivolto dal Papa, all’indomani dell’apertura dei Giochi di Tokyo, al termine dell’udienza generale di stamattina, mercoledì 25 agosto. Parole rilanciate con un tweet sull’account @Pontifex e rese concrete dai gesti, visto che Francesco si è soffermato a lungo ad ascoltare i progetti del suo piccolo ma agguerrito Team ufficiale paralimpico rappresentato nell’aula Paolo vi da una delegazione di Athletica Vaticana.

Nella circostanza il vescovo di Roma ha voluto incoraggiare anche i fedeli giunti da Montegallo, che il 24 agosto di 5 anni fa furono colpiti dal terremoto nell’Italia centrale. Dedicando un pensiero alle vittime e alle comunità in particolare di «Accumoli e Amatrice, che hanno subito le dure conseguenze di quell’evento sismico», Francesco ha esortato ad «andare avanti» e, «con il concreto aiuto delle istituzioni», a «dare prova di “rinascita” senza lasciarsi abbattere dalla sfiducia».

In precedenza, proseguendo il ciclo di catechesi sulla lettera di San Paolo ai Galati, il Pontefice aveva tratteggiato l’identikit dell’ipocrita: «Una persona che finge, lusinga e trae in inganno perché vive con una maschera sul volto, e non ha il coraggio di confrontarsi con la verità», ha detto.

La catechesi