Ferro e canto

Maddalena e l’attesa

24 agosto 2021
«Il ferro è sporco, pesante, difficile da lavorare, ma, se domato, ti ridona tutta la sua forza» spiega Giovanni Casellato parlando delle sue sculture. La sua Maddalena è la descrizione visiva dell’attesa; un panneggio cavo che rende tutta la disperazione della solitudine, se privata dello sguardo carico di amore di Gesù. Nella sua incompiutezza di vuoto riempito dal buio, «lascia una dolente sensazione di sconfitta — scrive Pierangelo Sapegno — come se la sua vita fosse quello che sembra adesso a guardarla, piegata umilmente sulle sue ginocchia. La cosa che colpisce di più è come l’artista sia riuscito a lavorare sul ferro», a plasmarlo fino a renderlo più nobile, e incastonarlo nella città dei Sassi, Matera. Fra le figure stilizzate dei danzatori sufi e gli ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati