Meditando sulla sdraio

Il Mare non più solo nostrum

 Il Mare non più solo  nostrum  QUO-188
21 agosto 2021
Ora ch’è estate il Mare Nostrum lo abbiamo spesso sotto gli occhi. A iniziare, i romani, da quello di Ostia. Dalla cui spiaggia si vede l’orizzonte come una semicirconferenza perfetta, senz’alcuna insorgenza di promontorio o isoletta a interrompere l’azzurro emiciclo. Diversamente dal resto del litorale laziale, dove Circeo e isole Pontine a sud e Giglio e Argentario a nord spezzano e accorciano il semicerchio su cui mare e cielo, per i poeti e per la vista umana imperfetta, si abbracciano. Così, a contemplarlo, il mare di Roma è quello che fa volare più in alto l’anima e la memoria. Verso l’infinito ma pure verso il passato, quando le flotte puniche, per poco, e poi romane, per 6 o 7 secoli, solcavano in lungo e in largo il Mare Nostrum a imporre la potenza e tutelare gli interessi dell’Urbe, nata sul Tevere e ...

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