Il Papa per la Giornata dell’aiuto umanitario

L’urgenza della solidarietà

A man carries a boy injured after Saturday's 7.2 magnitude quake to receive medical attention at the ...
19 agosto 2021

«L’emergenza climatica genera sempre più crisi umanitarie e i poveri sono i più vulnerabili rispetto agli eventi climatici estremi. È urgente una solidarietà fondata sulla giustizia, sulla pace e sull’unità della famiglia umana». Rilanciando l’hashtag #WorldHumanitarianDay il Papa — con questo tweet postato sull’account @Pontifex — ha unito la sua voce a quanti celebrano oggi la Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, istituita dall’Onu per ricordare, il 19 agosto di ogni anno, il sacrificio dei 22 operatori uccisi nel 2003 a Baghdad nell’attentato in cui perse la vita Sérgio Vieira de Mello, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e rappresentante speciale del segretario generale in Iraq.

Una Giornata, quella di quest’anno, dedicata all’emergenza ambientale e al “costo” dei cambiamenti climatici in termini di vite umane — soprattutto tra le popolazioni più fragili e vulnerabili — ma destinata inevitabilmente ad accendere i riflettori anche sulle drammatiche crisi umanitarie che si stanno consumando sotto gli occhi del mondo: Afghanistan, Libano, Haiti. A questi Paesi soprattutto guarda con preoccupazione la Caritas internationalis, che per l’occasione ha lanciato un appello ai responsabili politici esortandoli a intraprendere «un’azione determinata e concertata per proteggere, difendere e salvare vite umane».

In particolare l’organizzazione — che riunisce in una confederazione 162 realtà caritative cattoliche in 200 Paesi — esorta a «garantire la sicurezza della popolazione afghana e la fornitura dei beni di prima necessità al popolo libanese», ricordando anche che il terremoto ad Haiti «rappresenta una grande sfida umanitaria» in un momento di «caos politico ed economico» nel Paese caraibico. Ai leader mondiali è rivolta poi la richiesta di promuovere le attività che assicurino alle comunità locali i mezzi di sussistenza alimentare e di coinvolgerle negli interventi umanitari, in particolare nella gestione dei disastri. La Caritas domanda inoltre una più stretta collaborazione con le organizzazioni civili e religiose, e invoca «l'accesso all’assistenza sanitaria integrale di base per i più vulnerabili», raccomandando in generale l’adozione di «politiche globali economiche e industriali immediate al fine di ridurre al minimo l'impatto sul riscaldamento globale e sul degrado degli ecosistemi».