Stefano Redaelli racconta la maratona come metafora

«Ho ritrovato la strada»

 «Ho ritrovato la strada»  QUO-174
03 agosto 2021
Da Haruki Murakami a Mauro Covacich, la maratona è un topos letterario famigliare agli scrittori (a volte anch’essi maratoneti). Stefano Redaelli, nel suo primo romanzo Chilometrotrenta (San Paolo, 2011) ha raccontato la crisi del “chilometro trenta”, oltre il quale continuare a correre diventa impresa non solo atletica. Abbiamo chiesto all’autore quali significati acquisti la maratona nella sua opera. In «Chilometrotrenta» lei racconta la storia di un medico polacco che decide di correre una maratona. Cosa lo spinge? Il vuoto. E un amico. Radek è un medico polacco trentottenne disoccupato che viene lasciato senza una spiegazione da Ania, la donna che ama. L’esperienza del fallimento professionale e affettivo è così completa, oserei dire perfetta, da portarlo sul davanzale della sua finestra a ...

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