Si combatte a Herat e Kandahar

An Afghan National Army commando stands guard along the road in Enjil district of Herat province on ...
02 agosto 2021

Kabul, 2. Afghanistan nel caos. Violenti combattimenti sono in corso per il quarto giorno consecutivo a Herat, semi assediata dai talebani. Sul campo Kabul ha schierato «centinaia di soldati delle forze speciali» per difendere la terza città del Paese, ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa, Fawad Aman, citato dai media locali.

La Bbc riferisce di intensi combattimenti che sono in corso anche nel centro di Lashkar Gah e a Kandahar. «Ci sono stati combattimenti molto pesanti a Lashkar-Gah. Dall’ospedale abbiamo sentito bombardamenti per tutta la notte e al mattino, oltre al fuoco di armi, mitragliatrici, cecchini e artiglieria», ha raccontato Viktor Urosevic, coordinatore medico della sede locale di Emergency.

Nella notte tra sabato e domenica tre razzi hanno colpito nella notte l’aeroporto di Kandahar, grande città nel sud dell’Afghanistan nei cui sobborghi i talebani e le forze afghane si scontrano da diverse settimane. «Due dei razzi hanno danneggiato la pista e per questo motivo tutti i voli da e per l’aeroporto sono stati cancellati», ha detto il capo dello scalo di Kandahar, Massoud Pashtun, confermato da un responsabile dell’aviazione civile a Kabul.

Un deputato, Gul Ahmad Kamin, ha raccontato alla Bbc che «la città ora corre il rischio di cadere nelle mani dei talebani» e che «decine di migliaia di persone sono già sfollate, con il rischio di un disastro umanitario incombente». Il deputato ha riferito che la situazione peggiora di ora in ora e che i combattimenti all’interno della città sono stati i più pesanti degli ultimi 20 anni. Del resto «i talebani considerano Kandahar un tassello nodale nella loro avanzata verso Kabul e la riconquista del Paese, una città in cui vogliono piazzare la loro capitale temporanea. Ma se dovesse cadere, cederebbero anche altre cinque o sei province della regione».

Intanto, oggi, il presidente afghano Ashraf Ghani, durante un discorso al Parlamento, ha detto che «il repentino deterioramento della situazione della sicurezza in Afghanistan è dovuto alla decisione improvvisa degli Usa di ritirarsi dal Paese». La Commissione afghana per i diritti umani ha reso noto che nei primi sei mesi di quest’anno i civili uccisi sono stati 1.677, con una drammatica impennata dell’80% rispetto al 2020.

Sul piano internazionale, l’Unione europea ha detto che non riconoscerà i talebani se prenderanno il potere con la forza. Lo ha assicurato il rappresentante speciale dell’Ue a Kabul, Thomas Niklasson, in un’intervista alla televisione afghana Ariana News: «Se i talebani arriveranno al potere per via militare, non saranno riconosciuti dalla Ue, non saranno riconosciuti dalla maggioranza dei Paesi della regione. Sarà un regime isolato e un Afghanistan isolato».

Gli Stati Uniti hanno annunciato che lanceranno un nuovo programma per reinsediare alcuni afghani come rifugiati nel Paese. Lo riferiscono in esclusiva alla Reuters un funzionario della Casa Bianca e due fonti informate precisando che il piano sarà presentato ufficialmente oggi dal dipartimento di Stato.