Fate rumore, per carità

 Fate rumore, per carità  QUO-172
31 luglio 2021
In principio fu The Concert for Bangladesh. L’evento immaginato e realizzato da George Harrison e Ravi Shankar cinquant’anni fa fu il primo fondamentale capitolo di una lunga storia di esibizioni con obiettivi benefici organizzate da vari personaggi dell’universo della popular music in grado di coinvolgere e mobilitare star internazionali. Ma c’è anche un prologo nella vicenda delle manifestazioni di charity rock, nel quale si segnalano innanzitutto iniziative isolate e personali, come quelle — solo per fare un esempio, se pur illustrissimo — di Elvis Presley, che nel 1956 elargisce in beneficenza l’intera somma guadagnata con due concerti tenuti nella città natale di Tupelo (10.000 dollari), e il 25 febbraio 1961, di ritorno dal servizio militare, distribuisce l’incasso di una live performance a Memphis (50.000 dollari) a ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati