Letture
Il primo annuncio cristiano in un libro di padre Di Fiore

Metodo Alpha

La chiesa anglicana di Holy Trinity Brompton, a Londra
14 luglio 2021

Cos’è il metodo Alpha e perché approfondire questa tematica particolare che da molti anni suscita la curiosità e l’attenzione di tante persone: con il libro Alpha. Ricominciare dal primo annuncio edito dal Centro Liturgico Vincenziano (Roma, clv, 2021, pagine 317, euro 25) il missionario Calogero Di Fiore, parroco della chiesa di San Vincenzo de’ Paoli a Palermo, vuole offrire un utile strumento di approfondimento, di formazione e di sensibilizzazione su questo tema, che lui definisce «così urgente e attuale». Il volume, che si fregia della presentazione dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, e della prefazione di Carmine Matarazzo, docente di Teologia pastorale e catechetica a Napoli, è inserito nella collana «La Missione» ed è frutto di una lunga ricerca sul primo annuncio. Un saggio che non è solo il risultato di uno studio attento «ma anche di tutta la mia esperienza pastorale di evangelizzazione dei giovani», sottolinea l’autore.

Nel suo libro il missionario vincenziano focalizza l’attenzione sul metodo Alpha — esperienza nata nella Comunione anglicana e diffusasi con il passare del tempo anche nella Chiesa cattolica – ma, al tempo stesso, offre la possibilità di gettare uno sguardo sullo stato dell’arte dell’azione evangelizzatrice della Chiesa. Alpha nasce nel 1977 nella chiesa di Holy Trinity Brompton a Londra. Nel 1990, sotto la guida del reverendo Nicky Gumbel, il corso viene riposizionato come strumento di introduzione alla fede per persone non ancora cristiane o lontane dalla Chiesa. Da allora, la partecipazione ad Alpha cresce sempre più con centinaia di partecipanti a ogni corso. Un fenomeno così grande da suscitare l’interesse di altre Chiese di diverse confessioni alla ricerca di uno strumento efficace per l’evangelizzazione. L’autore è consapevole che il saggio certamente non è di facile lettura per tutti, «ma è uno studio che può essere un valido strumento per tutti i formatori della nuova evangelizzazione».

Nella presentazione, monsignor Lorefice ricorda che Papa Francesco, nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, sottolinea a più riprese l’importanza del primo annuncio nell’azione di evangelizzazione della Chiesa. In modo particolare — scrive il presule — il Santo Padre puntualizza che il primo annuncio o kerygma «deve occupare il centro dell’attività evangelizzatrice e di intento di rinnovamento ecclesiale». Ed è proprio dal primato dell’annuncio del kerygma — scrive l’arcivescovo di Palermo — che prende le mosse il lavoro di ricerca di padre Di Fiore, il quale parte «dall’osservazione delle emergenze del nostro tempo, focalizzando la sua attenzione particolarmente su quella educativa che riguarda i giovani, un ambito delicato dal quale nessuno può considerarsi escluso». Nel capitolo Raccontare Dio oggi è possibile, l’autore — sottolineando come al mondo di oggi il vissuto dei credenti sia pervaso dalla banalità dell’ovvio e dello scontato, dalla ricerca della soluzione facile, dall’ambiguità della vita — pone l’accento sul mondo giovanile che oggi «è il più colpito da questo fenomeno. In questo contesto difficile parlando di educazione, che è alla base dell’educazione alla fede, molti usano l’espressione “emergenza educativa”, anche se il termine emergenza», scrive il sacerdote, «risulta poco appropriato, proprio a livello educativo. È necessario che l’opera educativa sia guidata da un preciso progetto, che implichi una sensibilità esistenziale nel tracciare percorsi e scegliere contenuti e non si fermi su impostazioni teoriche e astratte». Per l’autore, «questa sfida educativa deve portare a ripensare a un nuovo umanesimo che metta in discussione il modello di sviluppo che sfrutta il creato e si schieri a favore della vita dell’uomo».

«Alpha — si legge nella prefazione di Matarazzo — è la prima lettera dell’alfabeto greco e la nuova evangelizzazione è chiamata a ripartire proprio dall’inizio, dalla persona di Gesù di Nazareth morto e risorto per la salvezza del mondo. L’esperienza della pandemia ci ha fatto esperimentare che nulla è scontato, ha fatto emergere tutta la nostra fragilità e smontato ogni delirio di onnipotenza: il cuore di fronte al dolore si apre al mistero della vita e della morte e in questo mistero si eleva il nostro grido: Dio chi sei? Dove sei?».

Anche per monsignor Lorefice il metodo Alpha presenta il vantaggio di inserirsi nella vita parrocchiale ordinaria e di imprimerle una forza evangelizzatrice. «Il metodo ha un taglio iniziatico. Apre a un percorso che porterà al confronto con la parola di Dio e con la sua proposta di salvezza dalla quale nessuno è escluso. Queste pagine sollecitano a scoprire gli orizzonti di creatività e di attuazione racchiusi in tale metodo per nuove sintassi di annunzio della buona notizia che è — conclude l’arcivescovo — il Vivente stesso, Cristo crocifisso e glorioso».

di Francesco Ricupero