Donne e uomini nella Chiesa/21
Un libro sul contributo della psicoanalisi all’educazione affettiva

Coppia e amore

Marc Chagall, «La passeggiata» (1917-1918)
12 luglio 2021

Un recente volume di Nicolò Terminio (Educare alla relazione. Amore, affetti, sessualità, Edizioni Dehoniane Bologna, 2021) offre stimoli per alcune considerazioni sul rapporto tra psicoanalisi ed educazione, ambiti a prima vista molto distanti tra loro, che, invece, possono fecondamente interagire, come ora si cercherà di evidenziare con particolare riferimento all’amore, all’affettività e alla sessualità, come è indicato nel sottotitolo. Nonostante la sua piccola mole, il testo di Terminio apre la strada a molteplici piste di approfondimento, in direzioni tra loro anche distanti e di ciò si dovrebbe tenere conto se l’obiettivo fosse quello di una puntuale recensione. Qui, invece, si vuole prendere lo spunto per alcune riflessioni da sviluppare liberamente, muovendo dal libro, ma andando al di là di esso.

Tenendo sempre sullo sfondo la prospettiva educativa, ma non rinchiudendosi in essa, i nodi concettuali che si intende approfondire, facendo tesoro degli apporti della teoria e della pratica psicoanalitiche, sono essenzialmente due: quello della coppia e quello, in sé inesauribile, dell’amore. Riguardo alla coppia si impone una preliminare chiarificazione relativa al livello sul quale ci si vuole collocare nell’analisi, cioè quello sociologico o quello che potremmo definire antropologico, ovvero filosofico e psicologico. Sul piano socio-culturale, che rileva come il rapporto di coppia sia stato e sia tuttora ampiamente sperimentato, si deve evidenziare un’enorme asimmetria che assegna a ciascun soggetto, l’uomo o la donna, precisi ruoli e modelli di comportamento predefiniti, ai quali è estremamente difficile sottrarsi, non solo per la pressione sociale ma anche perché sono profondamente interiorizzati.

Ogni coppia, al contrario, è un unicum in quanto sono unici, nella loro singolarità e irripetibilità, i due soggetti che la costituiscono ed essa deve trovare la sua via al di là della ripetizione di schemi e stereotipi precostituiti, il fantasma inconscio di cui parla la psicoanalisi, con una capacità di inventiva sempre aperta alla ricchezza della vita.

A proposito dell’amore, poi, come si è già accennato, il discorso potrebbe essere infinito e il testo di Terminio, nella sua sintetica densità, fornisce molteplici suggestioni per varie piste di indagine. Qui, però, ci si vuole muovere in una sola direzione che, come si cercherà di mostrare, ha rilevanti ricadute su vari piani, ovvero quella del rapporto tra godimento e amore. A un livello superficiale, godimento e amore sono spesso confusi, ma invece si tratta di due realtà profondamente distanti e questo emerge con tutta evidenza non appena l’analisi si fa più approfondita e aderente al vissuto della coppia. Infatti, «sul piano della relazione sessuale il soggetto non può raggiungere la sensazione di fare Uno con l’Altro» (pagina 120) e, nonostante la stretta vicinanza dei corpi, ognuno vive isolatamente il proprio godimento che non costituisce una vera apertura all’altro che rimane ugualmente chiuso nelle sue sensazioni.

Si introduce, a questo riguardo, il concetto di “supplenza” dell’amore che, a differenza del godimento, apre a un incontro tra i due soggetti, strappandoli al loro isolamento e coinvolgendoli in un rapporto in cui entra l’intera persona, in tutte le sue dimensioni. Solo l’amore, cioè, può portare l’Io e il Tu, a un’esperienza totalmente nuova che è quella del Noi, in cui, pur senza alcuna fusione simbiotica, si realizza un rapporto di comunione e di scambio profondo tra le due soggettività.

I temi affrontati meriterebbero ben altri approfondimenti, ma anche da questi cenni emerge la portata delle loro ricadute in tre ambiti significativi e ineludibili: quello dell’educazione affettiva dei giovani, quello delle relazioni di coppia, alle quali l’educazione deve preparare, e infine quello della famiglia che sulla coppia si fonda, trovando in essa la propria radice vitale.

di Giorgia Salatiello