Continua tranquilla la degenza del Papa al Gemelli

«Forza Francesco»
in un video gli auguri
dell’Estate ragazzi

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10 luglio 2021

«È stata tranquilla, con il decorso clinico atteso», la giornata di degenza trascorsa ieri da Papa Francesco al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove si trova ricoverato da domenica scorsa, quando è stato operato al colon. «Gli esami del sangue sono soddisfacenti e prosegue le cure prescritte», ha dichiarato stamane, sabato 10 luglio, il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, sottolineando come il Pontefice stia «riprendendo gradualmente il lavoro» e continui «a passeggiare nel corridoio dell’appartamento». Riferendosi ancora all’andamento del giorno precedente, il comunicato rimarca che nel pomeriggio il vescovo di Roma, «ha celebrato la Santa Messa nella Cappellina privata» e in serata «ha consumato la cena comunitariamente con quanti lo assistono in questi giorni». E in proposito Bruni ha evidenziato come il Santo Padre «toccando con mano l’umana dedizione del personale medico-sanitario che lo assiste», rivolga «un particolare pensiero a tutti coloro che con cura e compassione scelgono il volto della sofferenza, coinvolgendosi in una relazione personale con gli ammalati, soprattutto i più fragili e vulnerabili».

Continuano intanto ad arrivare da ogni latitudine numerose testimonianze di affetto e di solidarietà nei confronti di Papa Bergoglio, che domani a mezzogiorno guiderà dall’ospedale romano la recita dell’Angelus Domini. Come quella dei bambini e degli adolescenti tra i cinque e i tredici anni che partecipano all’Estate ragazzi in Vaticano, i quali — insieme agli animatori dell’iniziativa proposta dal Governatorato e organizzata dal coordinamento delle comunità dei salesiani con l’associazione Tutto in una festa — hanno realizzato un filmato di circa tre minuti dal titolo Forza Francesco in cui intonano in coro una canzone per dirgli «non ti preoccupare, siamo insieme in questa lotta con te».

Schierati nell’aula Paolo vi con le maglie colorate con cui sono distinti per fasce d’età — verde 5-7 anni, azzurro 8-10 e arancione 11-13 — hanno arricchito con una coreografia la canzone scritta da don Wellington Abreu, salesiano brasiliano, e Carlo Patanè sulla falsariga di Forza Gesù del Piccolo coro dell’Antoniano (Zecchino d’oro). Accompagnati dal suono dell’organo, hanno scandito il ritornello «con il tuo amore si può sognare e avrai la pronta guarigione», perché — spiegano — «per noi sei sempre un grande amico e vogliamo stare presto con te». Perciò, chiedono, «torna subito a casa Santa Marta» con l’assicurazione che «ti faremo ballare un po’ quaggiù», seguita dal lungo applauso di incoraggiamento conclusivo.

Si sono presentati invece di persona, ieri pomeriggio, sul grande piazzale del Gemelli, una ventina di senzatetto ospiti di Palazzo Migliori, la casa a due passi dal Vaticano donata loro da Papa Bergoglio. In mano due cartelloni per dire “ti siamo vicini” perché “ti vogliamo bene” e un mazzo di fiorellini colorati a simboleggiare questo affetto che si fa prossimità

Tra loro Jorge, peruviano che proprio ieri compiva 63 anni, e Maria, che ha consegnato i fiori a un agente della Gendarmeria perché venissero portati al decimo piano, dove si trova il Papa. Accompagnati dal direttore del centro, Carlo Santoro, hanno recitato il Padre Nostro per la salute del Pontefice, guidati da don Francesco Tedeschi, viceparroco di Santa Maria in Trastevere, la basilica punto di riferimento della Comunità di Sant’Egidio. È a quest’ultima, infatti, che il vescovo di Roma ha chiesto nel novembre 2019 — inaugurandolo in uno dei Venerdì della misericordia — di gestire il centro di accoglienza diurna e notturna affidato all’Elemosineria apostolica, in zona extraterritoriale, a pochi metri dal colonnato di piazza San Pietro. Occupa un’intera palazzina di quattro piani e porta il nome della famiglia che ne era proprietaria prima di cederla alla Santa Sede. Utilizzata ultimamente da una congregazione religiosa femminile, quando è stata lasciata libera Francesco ha voluto destinarla a quest’opera di carità che può dare alloggio a una cinquantina di persone.

Preghiere per la salute del Pontefice sono inoltre state assicurate dal presidente della Conferenza episcopale di Haiti, delle Conferenze dei vescovi di Taiwan e di Capo Verde, del Sinodo degli armeni cattolici e del Centro anglicano di Roma.

E non hanno mancato di fare sentire la loro prossimità il re del Bahrein, l’emiro del Kuwait, il co-principe di Andorra i reggenti di San Marino e i presidenti delle Repubbliche di Kosovo, Portogallo, Croazia, Iraq, Ungheria e Francia. Il capo di Stato ungherese, János Áder, ieri in un messaggio ha augurato al Papa «buona convalescenza, pronta e completa guarigione» per «continuare in salute e con forza la sua alta missione». Sottolineando di aver «appreso con gioia l’annuncio secondo cui in occasione della Santa Messa per la chiusura del Congresso eucaristico internazionale potremo salutarla a Budapest», il presidente esprime la propria «speranza dell’incontro a settembre», in programma domenica 12 settembre.

Da parte sua, il capo di Stato francese Emmanuel Macron aveva formulato i migliori voti per un pronto ristabilimento del Pontefice, al fine di proseguire con successo la sua azione alla guida della Santa Sede. Ricordando che in questo 2021 ricorre il centenario della ripresa delle relazioni diplomatiche tra quest’ultima e la Francia, il presidente ha anche ribadito la propria “amicizia rispettosa” nei confronti di Francesco.