Il progetto di un editore bolognese

Dante tra le stelle

 Dante  tra le stelle  QUO-153
09 luglio 2021

«E quindi uscimmo a riveder le stelle». Nel XIV secolo Dante Alighieri esortava l’umanità a volgere gli occhi lontano dalla propria miseria e a guardare le stelle per avere una visione della propria piccolezza e della grandezza dell’amor che move il sole e l’altre stelle.

Ed è proprio ispirandosi alla Commedia e all’ossessione del Poeta per il cielo di aristotelica memoria che l’editore bolognese Scripta Maneant, specializzato in edizioni di libri di arte pregiati, ha deciso di imbarcarsi in un progetto straordinario. Grazie all’accordo con alcune agenzie spaziali, l’editore porterà una copia della Commedia sulla Stazione spaziale internazionale, dove resterà qualche tempo prima di essere lanciata nello spazio profondo, verso destinazione ignota. Non è mai stato fatto prima, per nessuna opera letteraria umana.

Un laser inciderà quattro lastre di titanio per permettere all’opera di Dante di resistere alle temperature estreme dello spazio. «Sulle lastre sarà incisa l’intera Divina Commedia con un corpo della lettera 1.1, dal punto di vista tipografico» spiega Gianni Grandi, membro del progetto. «Traducendolo nel sistema metrico decimale, significa circa 3,4 decimi di millimetro ogni riga di scrittura». Dunque, un’edizione speciale, appositamente realizzata per resistere nello spazio aperto e sopportare altissime temperature. «Ci siamo quasi sentiti obbligati a farlo quando abbiamo avuto questa idea» spiegano gli ideatori del progetto.