Nel decimo anniversario dell’indipendenza Papa Francesco, l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e il moderatore della Chiesa di Scozia, Jim Wallace, scrivono ai leader politici
C’è ancora molto da fare
«C’è ancora molto da fare in Sud Sudan per plasmare una nazione che rispecchi il regno di Dio, dove è rispettata la dignità di tutti e tutti sono riconciliati». Ne sono convinti Papa Francesco, l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e il moderatore della Chiesa di Scozia, Jim Wallace, che in occasione del decimo anniversario dell’indipendenza del Paese africano hanno inviato ai leader politici sudsudanesi un messaggio congiunto, reso noto stamane, 9 luglio. «Siamo al vostro fianco mentre guardate al futuro e cercate di discernere di nuovo come servire al meglio tutto il popolo del Sud Sudan» assicurano, ricordando l’analoga lettera inviata loro in occasione dello scorso Natale e lo storico incontro svoltosi in Vaticano nell’aprile del 2019 alla presenza dello stesso primate della Comunione anglicana e dei rappresentanti ecclesiali e politici della nazione. Da qui la preghiera affinché «le ponderose promesse» fatte in quell’occasione «plasmino le vostre azioni, di modo che diventi possibile per noi venire in visita a celebrare di persona e con voi e il vostro popolo», che nonostante «qualche piccolo progresso, continua a vivere nella paura e nell’incertezza».