Il Papa vicino
«Ha inteso manifestare la sua paterna vicinanza ai piccoli degenti del vicino reparto di Oncologia pediatrica e Neurochirurgia infantile, facendo loro giungere il Suo affettuoso saluto», Papa Francesco che da domenica scorsa si trova ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico al colon. Lo ha reso noto il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, che anche oggi, giovedì 8 luglio, ha rilasciato una dichiarazione sulle condizioni di salute del Pontefice, giunto al quinto giorno di permanenza nell’ospedale dell’Università cattolica del Sacro Cuore.
Riferendosi a ieri, mercoledì 7, Bruni ha fatto sapere che «Sua Santità ha trascorso una giornata tranquilla, alimentandosi e mobilizzandosi autonomamente». Poi, nel pomeriggio, il gesto di attenzione verso i bambini. Infine «in serata ha manifestato un episodio febbrile», mentre «questa mattina è stato sottoposto agli esami di routine, microbiologici e ad una tac torace-addome, risultata negativa».
«Il Santo Padre — conclude la nota — prosegue le cure programmate e l’alimentazione per via orale» e «in questo particolare momento rivolge il suo sguardo a quanti soffrono, esprimendo la sua vicinanza agli ammalati, specialmente ai più bisognosi di cure».
Intanto prosegue ininterrotta la preghiera che accompagna il Pontefice dal giorno dell’intervento, così come continuano a pervenire testimonianze di affetto e messaggi augurali per un pronto ristabilimento. Tra i tanti, è giunto lunedì 5 quello di Sua Santità Aram
Sempre tra i capi di Stato e di Governo, martedì 6 è stato il primo ministro del Kuwait, lo sceicco Sabah Khaled Alhamad Alsabah, a rivolgere «con gioia i nostri migliori auguri per il successo del recente intervento chirurgico», formulando voti per «una pronta guarigione e una salute eccellente», e assicurando «la massima considerazione». Mercoledì 7, il presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, si è detto «molto lieto di apprendere» che Papa Bergoglio «ha superato bene il difficile intervento chirurgico e che si trova in buono stato di salute», sperando «che i prossimi giorni portino una completa guarigione e concedano il tempo necessario per la convalescenza, affinché possa trarre nuova forza per proseguire il suo instancabile impegno a favore della pace nel mondo».
A nome del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il decano - l’ambasciatore di Cipro, George Poulides – attraverso un messaggio porge «i più sentiti auguri di pronta guarigione. Nell’attesa di rivederla presto al lavoro – aggiunge - le auguriamo ogni bene».
Dalla comunità di credenti si registra l’incoraggiamento, martedì 6, del vescovo di Leiria-Fátima, cardinale António Marto, e dei devoti del santuario mariano portoghese, che invocano «una rapida e completa guarigione» affidando «all’intercessione della Beata Vergine Maria» Salus infirmorum e dei santi Francesco e Giacinta Marto le orazioni «per i miglioramenti» del Pontefice. In particolare «i pellegrini di Fátima, che in questo santuario pregano quotidianamente per il Santo Padre», lo «accompagnano in questo momento particolare» con speciali intenzioni. Anche l’organizzazione della Gmg 2023, che si svolgerà nella capitale Lisbona, ha inviato un messaggio al Papa a nome dei giovani di Portogallo, garantendo «la preghiera di tutti».
Infine mercoledì 7 «tutti i membri dell’Azione cattolica riuniti nel Forum internazionale» (Fiac) hanno voluto rinnovare il loro «impegno di fedeltà alla missione che Cristo ha affidato a Pietro», testimoniando di seguire «con attenzione l’evoluzione del suo intervento» e unendosi «nella preghiera per la sua salute, la sua pronta guarigione e per i frutti del suo servizio pastorale, così profondo e necessario in questo momento della storia dell’umanità».
«Preghiamo il Signore con l’intercessione di Maria e Giuseppe, protettori della Chiesa, dei suoi Pastori e di tutto il popolo fedele», termina la nota firmata da Rafael Corso, coordinatore del Segretariato Fiac, e dall’assistente ecclesiastico, il vescovo argentino Eduardo García.