Appresa la notizia «dell’orrendo assassinio di cui è stato vittima Sua Eccellenza il signore Jovenel Moïse, presidente di Haiti», Papa Francesco «esprime la sua tristezza e condanna ogni forma di violenza come mezzo di risoluzione delle crisi e dei conflitti»: è quanto scrive il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, nel messaggio di cordoglio fatto pervenire alla nunziatura apostolica a Port-au-Prince, oggi, giovedì 8 luglio, all’indomani dell’omicidio del capo dello Stato centramericano.
Nel telegramma in lingua francese il porporato si fa interprete delle condoglianze che «Papa Francesco porge al popolo haitiano e alla consorte» del presidente, Martine, «gravemente ferita anche lei e la cui vita affida a Dio».
«Pregando il Padre di misericordia per il riposo dell’anima del defunto» — conclude Parolin — il Pontefice «auspica per il caro popolo haitiano un futuro di concordia fraterna, di solidarietà e di prosperità» e «in segno di consolazione, invoca l’abbondanza delle Benedizioni divine su Haiti e su tutti i suoi abitanti».