Recenti libri per piccoli lettori offrono spunti arricchenti e profondi rispetto
a un tema dalle infinite increspature

I bambini davanti al mare

Particolare da una delle tavole di Elise Gravel, autrice di «Cos’è  un rifugiato?»
06 luglio 2021

Simbolo dell’estate, sinonimo della vacanza: è questo il mare per i bambini. Meraviglia, gioco, scoperta. Diversi libri per i piccoli lettori usciti negli ultimi tempi offrono spunti arricchenti e profondi rispetto a questo tema dalle infinite increspature.

Iniziamo scendendo giù, in profondità, per conoscere quegli esseri misteriosi che, a tratti, fanno minacciosamente capolino sulle nostre spiagge. Scendiamo giù ed entriamo così ne Il giardino delle meduse (Monselice, CameloZampa 2021, pagine 48, euro 16,90). Ciò che viene proposto dal libro di Paola Vitale e Rossana Bossù non è solo la scoperta di chi siano le meduse (sono animali? Hanno il cervello? Si possono mangiare?); non è solo un viaggio nei colori, nelle forme («a volte sono grandi come aquiloni, a volte così piccole da confondersi tra le gocce d’acqua salata») e nello spazio (le troviamo negli oceani più profondi dall’Artico ai tropici, ma anche nei porti e vicino le spiagge): quest’incontro con il mondo delle meduse è anche un invito a riflettere sui cambiamenti climatici, di cui le cosiddette “fioriture di meduse” sono indicatori preziosi. Dati alla mano, le autrici invitano dunque a cambiare i nostri comportamenti: «ora, tutti, nessuno escluso, siamo chiamati a camminare decisi sul percorso della sostenibilità». Il libro è il terzo della collana di divulgazione illustrata Le Sinapsi, che presenta storie capaci di accendere la curiosità e suscitare la meraviglia.

Ancora un viaggio nella profondità del mare è quello proposto da Timidi (Trieste, Emme Edizioni 2021, pagine 32, euro 13,90, traduzione di Michele Piumini) di Simona Ciraolo, che firma testi e illustrazioni, una storia divertente e commovente di amicizia, crescita e coraggio. Il protagonista è Maurice, il Polpo Dumbo, «un nuovo arrivato in città», che odia essere al centro dell’attenzione e riesce benissimo a non farsi notare; Maurice quasi scompare in classe o in cortile, «se non provi a cercarlo non ti accorgi che manca»: quel che lo blocca è la grande timidezza (ma tra timidi ci si riconosce e una festa di compleanno regalerà una grande scoperta).

Dalla profondità del mare, risaliamo in superficie. E a metà del terzo libro del nostro viaggio marino, troviamo a tutta pagina una barchina piena zeppa di persone: donne, uomini, bambini e giovani che guardano con ansia e preoccupazione lo stesso punto dell’orizzonte. È così che il mare irrompe in Cos’è un rifugiato? (Milano, HarperCollins 2021, pagine 32, euro 13, traduzione di Ambrogio Arienti), un libro che, con semplicità e sostanza, presenta ai bambini un tema di cui sentono sempre più parlare, ma molto spesso male, in modo parziale e infarcito da preconcetti. Chi sono i rifugiati? Perché sono chiamati così? Perché devono lasciare la loro casa? Perché non vengono accolti nel Paese dove arrivano?

Con la prefazione di Carlotta Sami (portavoce di Unhcr in Italia) e un approfondimento finale che racconta brevemente vite di bambini rifugiati a cui l’autrice si è ispirata e di rifugiati famosi della storia, la canadese Elise Gravel risponde ai tanti perché che i grandi sembrano per lo più incapaci di maneggiare, suscitando nei piccoli lettori immedesimazione ed empatia. Il libro infatti parte — e torna — a una verità che anche tanti adulti farebbero bene a tener presente. E cioè che «un rifugiato è una persona, proprio come te e me».

Nel nostro quarto e ultimo libro, sono invece una foca e il suo cucciolo a essere costretti a lasciare il loro scoglio. Devono trovare una nuova casa ma le altre foche saranno disposte ad accoglierli? Il loro viaggio per mare è al centro di (Non) C’è posto per tutti (Milano, Il Castoro 2020, pagine 32, euro 14, traduzione di Susanna Mattiangeli), un libro geniale perché come andrà il viaggio della mamma e del suo cucciolo dipende dal verso in cui lo si leggerà: da sinistra a destra, e da destra a sinistra; dall’inizio alla fine e dalla fine all’inizio. Tutto cambia a seconda del senso che si adotta: sotto i suoi occhi, il piccolo lettore vede infatti una storia di rifiuto trasformarsi in una storia di accoglienza.

Da sinistra a destra il libro di Kate e Jol Temple (con illustrazioni di Terri Rose Baynton) racconta chiusure, gelosie, difficoltà, rifiuto e muri, mancanza di empatia, paura del diverso e del cambiamento. Ma se arrivati alla fine si torna indietro, tutto si rovescia e il libro racconta l’accoglienza, il desiderio di aiutare e di far posto, l’anelito ad allargare la comunità, le famiglie e i confini: mentali e non.

di Silvia Gusmano