Perú: Fujimori si dice pronta ad accettare le decisioni
Le dichiarazioni di Fujimori, che è attualmente accusata di riciclaggio e corruzione nell’ambito dell’inchiesta Odebrecht, arrivano all’indomani delle manifestazioni organizzate dai sostenitori dei due candidati a Lima. Sabato scorso, infatti, i sostenitori di Castillo si sono radunati nella Plaza de Mayo a Lima e da lì hanno percorso i viali Grau e Abancay fino alla Plaza San Martín. Il corteo a sostegno di Fujimori si è svolto nell’Alameda 28 de Julio, a Cercado de Lima. Secondo le autorità locali, sono stati dispiegati almeno tremila agenti di polizia e le mobilitazioni si sono svolte pacificamente e senza incidenti.
Nel corso delle mobilitazioni, Castillo si è nuovamente dichiarato vincitore, mentre la Fujimori ha denunciato brogli elettorali su larga scala. «Esigo dalle autorità elettorali che facciano in modo, una volta per tutte, di cessare di andare per le lunghe e di lasciare il popolo peruviano nell’angoscia. Che la volontà del popolo di questo Paese venga rispettata» ha detto il candidato socialista in un discorso ai suoi sostenitori.
«Abbiamo fiducia nelle istituzioni elettorali e nella volontà del popolo. Sappiamo che quando analizzeranno queste irregolarità, ci daranno ragione» ha detto invece Fujimori, che chiede di invalidare alcune decine di migliaia di schede elettorali.
In base ai numeri annunciati dal Comitato elettorale nazionale, Castillo ha ottenuto il 50,12% dei consensi contro il 49,87% di Fujimori. Ci sarebbero quindi solo 45 mila voti di differenza tra i due contendenti. Al momento, non c’è ancora stato l’annuncio ufficiale della vittoria di Castillo perché è in corso l’esame dei ricorsi presentati da Fujimori. Il presidente ad interim Francisco Sagasti ha ribadito che le forze armate e la polizia nazionale sono assolutamente neutrali e rispettano scrupolosamente la Costituzione, e che il prossimo 28 luglio il comando del Paese «dovrà passare al nuovo presidente eletto».
Per la missione di osservazione dell’Organizzazione degli Stati americani, la votazione è stata «positiva» e si è svolta «senza gravi irregolarità». L’affluenza alle urne è stata invece del 74,5%, con 18,8 milioni di peruviani che sono andati a votare.