I risultati del summit di Ginevra

Parte il dialogo
tra Biden e Putin
«Mai una guerra nucleare»

epa09276141 US President Joe Biden (R) and Russia's President Vladimir Putin (L) meet during the ...
17 giugno 2021

Ginevra , 17. Nucleare, cyber security, Ucraina e scambio di detenuti. Questi alcuni dei punti cruciali del vertice, ieri a Ginevra, tra il presidente Usa, Joe Biden, e il presidente russo, Vladimir Putin. Un summit descritto da molti commentatori come teso e segnato da un “cordiale disaccordo”. Tuttavia, al di là delle analisi del momento, senza dubbio l’incontro è stato il meglio che i due leader potessero sperare, soprattutto considerando i durissimi attacchi che si erano scambiati in passato. Insomma, il dialogo è iniziato e solo il futuro potrà giudicare.

«I rapporti fra Usa e Russia devono essere stabili e prevedibili» ha spiegato Biden aprendo la conferenza stampa dopo l’incontro con Putin. «Ho detto a Putin che la mia agenda non è contro la Russia; è per i cittadini americani». Washington tiene una linea non ostile ma ferma: «Noi continueremo a sollevare questioni per casi come Alexei Navalny e tutte le questioni legate ai diritti umani. L’ho detto a Putin. Non tollereremo violazioni dei diritti democratici e risponderemo. Ho detto a Putin che ci sono delle regole di base che vanno rispettate». Un messaggio molto simile a quello espresso durante il summit della Nato: dopo l’èra Trump gli Stati Uniti sono tornati sulla scena internazionale e sono convinti che la democrazia possa e debba prevalere. «È importante incontrarsi di persona così che non ci siano incomprensioni su quello che io voglio comunicare» ha detto Biden, sottolineando che «un’altra Guerra Fredda non sarebbe nell’interesse di nessuno».

Chiaro anche il messaggio sulla cybersicurezza: non saranno tollerate altre interferenze. «Ho dato a Putin una lista di 16 infrastrutture critiche che devono essere off limit da ogni forma di attacco». Putin «sa che agiremo se ci saranno cyberattacchi o interferenze sulle elezioni». Sull’Ucraina, il presidente Usa ha espresso un «incrollabile sostegno alla sovranità» di Kiev. Sullo scambio di prigionieri, c’è la disponibilità al dialogo. Così come sul nucleare: Mosca e Washington sono pronte a iniziare le negoziazioni sul futuro del trattato New Start.

Stabilità e dialogo sono stati evocati anche da Putin durante la conferenza stampa finale. Il leader del Cremlino ha definito i colloqui con Biden «molto costruttivi» aggiungendo di non ritenere che ci sia stata in passato «ostilità» tra i due leader. Il presidente Usa «è molto diverso dal presidente Trump, è uno statista esperto, una persona costruttiva e ragionevole, con grande esperienza e ha valori morali. Abbiamo trovato un linguaggio comune. Questo non vuol dire che ci prometteremo amicizia eterna». Sull’Ucraina, Putin ha promesso distensione: «Vogliamo aiutare, ad agevolare accordi di Minsk se l’Ucraina è disposta a farlo, lo faremo anche noi». Sull’entrata di Kiev nella Nato, invece, «non c’è nulla da discutere» ha aggiunto, spiegando che Biden ha «concordato con lui che gli accordi di Minsk devono costituire la base di una soluzione della crisi in Ucraina».

Sui cyberattacchi, Putin ha ribadito che le accuse di Washington sono senza fondamento. «La maggior parte di cyberattacchi vengono dagli Usa» ha detto.

Come accennato, il nucleare è stato uno degli aspetti chiave del summit. Su questo i due leader hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: «Riaffermiamo il principio secondo cui una guerra nucleare non può essere vinta e non deve essere mai combattuta». La Cina ha accolto con favore questa posizione. «I due maggiori Paesi in possesso di armi nucleari hanno una responsabilità più alta nel disarmo atomico» ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian.

Va detto infine che i grandi network Usa sono rimasti sorpresi dalla conclusione del vertice prima del previsto. La Cnn si attendeva ulteriori sub incontri delle due delegazioni, che non ci sono stati. L'incontro tra Biden e Puitn è durato 93 minuti, quello con le delegazioni allargate 65, dopo una pausa di 45 minuti. Le parti avevano previsto una durata di 4-5 ore.