Il presidente Usa al vertice di Bruxelles rilancia l’Alleanza. Domani l’incontro con Putin

La Nato riparte da Biden

NATO heads of the states and governments look at a digital installation after posing for a family ...
15 giugno 2021

Bruxelles , 15. Una Nato più forte con alla guida una leadership Usa ritrovata. Questa l’immagine che emerge dal summit dell’Alleanza atlantica svoltosi ieri a Bruxelles. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha mostrato di essere il nuovo difensore del multilateralismo e dell’atlantismo. Il messaggio è chiaro: l’impegno di Washington nell’Alleanza è «solido come una roccia» e «la democrazia può prevalere contro le sfide». Biden ha sottolineato che «l’adesione degli Usa all’articolo cinque del trattato Nato è irremovibile». L’articolo cinque stabilisce che l’attacco a uno solo dei membri della Nato viene considerato come un attacco a tutti gli appartenenti all’Alleanza, un aspetto più volte messo in discussione dalla precedente Amministrazione Trump.

Alla vigilia dell’incontro, domani a Ginevra, con il presidente russo Vladimir Putin, Biden ha detto che «gli Usa non cercano il conflitto con la Russia ma risponderanno se Mosca continuerà le sue attività ostili». In conferenza stampa il presidente ha spiegato che metterà in chiaro con Putin che «possiamo collaborare se sceglie di farlo» su mutui interessi, ma «risponderemo a tono alle provocazioni». Sull’Ucraina, uno dei dossier più sensibili, Washington è pronta a «difendere l’integrità territoriale del Paese». Biden ritiene che Kiev abbia ancora molto lavoro da fare prima di poter entrare nella Nato. Sulla sorte dell’oppositore russo Navalny, la sua morte — ha detto Biden — «sarebbe una tragedia, un altro segnale che la Russia ha poco o nessuna intenzione di rispettare i fondamenti basilari dei diritti umani».

Uno dei momenti più importanti del vertice è stato l’incontro tra Biden e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Il capo della Casa Bianca si è detto fiducioso che progressi ci saranno presto nei rapporti con Ankara. Erdoğan ha invitato Biden a recarsi in Turchia. «Gli Stati Uniti sono un alleato strategico» della Turchia e «i rapporti tra i due Paesi sono in fase di riavvicinamento» ha detto il leader turco. «Siamo convinti che non ci sia problema che non possa essere risolto nell’ambito delle relazioni Usa-Turchia»,

Molti i punti toccati nel comunicato finale. A cominciare dall’Afghanistan: «Ritirare le nostre truppe non significa mettere fine ai nostri rapporti con l’Afghanistan. Ora apriremo un nuovo capitolo». I leader della Nato si impegnano «a continuare a stare dalla parte dell’Afghanistan, del suo popolo e delle sue istituzioni nel promuovere la sicurezza e nel difendere quanto ottenuto negli ultimi 20 anni».

Ribadita la minaccia di Mosca: «Le attività della Russia minacciano sempre di più la sicurezza della regione Euro Atlantica e contribuiscono all’instabilità lungo i confini della Nato e oltre». Fino a quando la Russia «non dimostra di rispettare il diritto internazionale e i suoi impegni e responsabilità internazionali, non ci può essere un ritorno al business as usual» si legge nel testo. Un riferimento importante anche al tema nucleare: «La Nato continuerà a rafforzare la sua postura di deterrenza e difesa, inclusa una presenza avanzata nell’est dell’Alleanza», precisa il comunicato, accusando la Russia di «espandere le due capacità nucleari perseguendo armi nuove e destabilizzanti e una gamma variegata di sistemi duali».

Un capitolo importante è poi quello delle relazioni con Pechino. «La Cina sta cooperando militarmente con la Russia, anche attraverso la partecipazione ad esercitazioni russe nell’area euro-atlantica» riporta il comunicato.