Il Papa ricorda il naufragio del 18 aprile 2015

Sbarchi incessanti
di migranti

Porto di Augusta: il relitto dell’imbarcazione naufragata nel 2015
14 giugno 2021

Il fine settimana è stato segnato da un’intensa attività per soccorrere nel Mediterraneo chi è costretto a scegliere il mare come ultima speranza. A Lampedusa sono giunte 23 persone, mentre si cerca faticosamente di riorganizzare l’hotspot sovraccarico dell’isola. Oggi continueranno i trasferimenti verso Crotone, Pozzallo e Caltanissetta. È attesa stamani a Pozzallo la nave quarantena Snav Adriatico con 192 migranti sbarcati sabato a Lampedusa, quando con 18 eventi in successione dall’alba sono stati oltre mille gli arrivi.

Ancora sbarchi anche in Sardegna, dove sono arrivati in 19 nelle ultime ore. Sabato, invece, un numero record di oltre 1.000 persone sono state riportate in Libia in due operazioni a Zawiya e altre 3 a Tripoli dalla Guardia costiera libica. Lo riferisce l’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) che, insieme con il Comitato internazionale, ha assistito tutti i sopravvissuti «prima di essere messi in detenzione dalle autorità».

Grazie anche alle condizioni meteo favorevoli, continuano i tentativi di approdare sulle coste italiane. Nella notte tra l’11 e il 12 giugno, la Tunisia ha bloccato 13 partenze verso l’Italia. Sono state soccorse 142 persone provenienti da Sfax, Nabeul, Manouba, Tunisi, Ariana, Biserta, Medenine e Gabes.

Intanto, ieri ad Augusta, nel siracusano, è stato solennemente accolto il relitto della barca naufragata il 18 aprile del 2015. Il bilancio fu di almeno 700 morti, secondo alcune fonti — 58 i corpi recuperati. Si salvarono solo in 28. Una tragedia che Papa Francesco ha voluto ricordare all’Angelus, esortando a non voltare gli occhi davanti a quanto avviene quotidianamente nel Mediterraneo, un luogo che lui stesso ha definito «il più grande cimitero d’Europa». Una cerimonia civile e religiosa ha consacrato il relitto come monumento della memoria. Verrà esposto nel porto della cittadina dopo essere rientrato da Venezia, dove era stato ospitato per la Biennale del 2019.