Webinar alla Cattolica su padre Agostino Gemelli

Un grande visionario

Marinaro_10_x.jpg
10 giugno 2021

A cento anni dalla Fondazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il 9 giugno si è tenuto un webinar per celebrare l’operato di padre Agostino Gemelli e la scuola di psicologia da lui creata che «per la prima volta si concentra sullo studio della persona umana, vista nella sua totalità e unicità, nelle sue caratteristiche fisiche, psichiche e sociali» come definita da Marcello Cesa Bianchi. La psicologia, come scienza autonoma ma in dialogo aperto e libero con le altre scienze è stata la sfida lanciata da padre Gemelli. Appartenente all’ordine dei frati francescani, personalità forte e rigorosa, è stato il pioniere della psicologia aeronautica e il fondatore della prima vera scuola di psicologia che non solo nasce con l’Università ma ne diventa il cuore pulsante.

Alcuni docenti della Cattolica — tra i quali Mario Bertini, allievo di padre Gemelli, il preside della facoltà, Alessandro Antonietti, Eugenia Scabini, Margherita Lanz, Cesare Kaneklin, Gian Vittorio Caprara, Claudio Bosio, Cristina Castelli, Enrico Molinari — hanno raccontato com’è o non è cambiata l’Università Cattolica del Sacro Cuore in questo centenario che va inteso come un «susseguirsi ininterrotto di ottime annate»; e hanno portato l’attenzione sul gruppo di lavoro attivato nel Dipartimento di psicologia, che ha raccolto in un ricchissimo archivio l’opera mastodontica che ha reso possibile l’accezione moderna di psicologia.

Gemelli immagina quello che oggi chiameremmo Campus universitario, dove si possa instaurare un progetto interdisciplinare e transdisciplinare, dove anche gli spazi assumono un particolare significato e si possa ragionare insieme, discutere di tutto, anche di quotidianità affrontandone le problematiche da diversi punti di vista. Da qui, il concetto basilare per Gemelli dell’importanza del gruppo, e del considerare individuo e società un tutt’uno, tesi a far coincidere soggetto individuale e soggetto sociale. Padre Gemelli supera la percezione di gestalt per approdare all’idea di un tutto che coincida con le sue parti.

Non è una cattedra ciò che costituisce Gemelli, ma una vera e propria scuola in cui il dialogo tra le generazioni di psicologi e i loro allievi che condividono da sempre lo stesso sentimento del desiderio di conoscenza ne è l’essenza. Il focus della persona era ed è ancora il carattere distintivo della formazione all’Università Cattolica. Il laboratorio dove formazione, ricerca e applicazione trovano il loro corso naturale, diventa un luogo concreto e simbolico. Gemelli li fa allestire vicino ai campi di aviazione e in poco tempo il riconoscimento sul piano reputazionale nonché organizzativo sarà evidente.

Il laboratorio diventa un incubatore di creatività, un luogo deputato allo studio applicato, in cui i dati empirici vanno a suffragare quelli teorici. È nel laboratorio che nasce la branca della psicologia applicata.

Non sono mancati durante il webinar i riferimenti alle ricerche sull’analisi psicologica del linguaggio anche ricorrendo a innovativi strumenti elettroacustici, compiute da padre Gemelli con Giuseppina Pastori, e l’attenzione posta sulla formazione delle insegnanti e delle maestre speciali, come pure gli studi relativi alla psicologia del malato fino ad allora mai affrontata. L’attenzione all’internazionalità, messa in pratica con il meccanismo dei visiting professor, appare a questo punto più chiara: uscire dai propri confini significa mettere alla prova fatti e conoscenze e permette un’osmosi fondamentale per aprirsi a diversi e importanti orientamenti.

«Guardare fuori con i piedi ben saldi dentro» ancorarsi alle proprie radici per trovare la forza di svettare e guardare oltre l’orizzonte come sostiene Claudio Bosio è il leitmotiv di un percorso iniziato cent’anni or sono da un grande visionario e in continua evoluzione nell’imperativo assoluto di progresso dell’uomo e della società.

di Flaminia Marinaro