La testimonianza di Athletica Vaticana ai Campionati dei Piccoli Stati d’Europa a San Marino

Quando la medaglia più bella
è l'amicizia che diventa fraternità

 Quando la medaglia più bella  QUO-129
10 giugno 2021

Hanno dato il meglio di sé, ma il “gesto sportivo” più bello al San Marino Stadium, sabato 5 giugno, è stata la consegna del testimone della staffetta firmato dal Papa — «un grande incoraggiamento per tutti» è stato detto nella cerimonia di apertura — e l’abbraccio di fraternità con le atlete e gli atleti dei Piccoli Stati d’Europa. Per ripartire insieme proprio dal “piccolo”. Ecco il vero medagliere di Athletica Vaticana ai Campionati di atletica che, per la prima volta, ha visto la squadra in pista e in pedana, in una gara internazionale ufficiale.

Hanno partecipato ai Campionati oltre 170 atleti di San Marino, Albania, Andorra, Armenia, Cipro, Georgia, Gibilterra, Kosovo, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldova, Monaco e Montenegro. Idealmente presenti anche gli sportivi di Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina e Islanda che non sono riusciti a essere presenti per l’emergenza sanitaria.

Per quel che conta — il vero successo è la possibilità di essere testimoni — dal punto di vista tecnico risultati ben oltre le aspettative per Athletica Vaticana. Ha iniziato Beatrice Bellapadrona (classe 1999, figlia di un dipendente delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo) ottenendo la quarta misura nel lancio del giavellotto e patendo forse l’emozione di essere la prima atleta vaticana a esordire ufficialmente in una manifestazione internazionale. Con 33.42 al primo lancio della serie, è rimasta tre metri sotto il suo freschissimo primato personale (36.45), nella gara vinta dalla lussemburghese Noemi Pleiming (51.27) davanti alla moldava Carolina Vasilachi e a Julia Roher, rappresentante del Liechtenstein.

Sui 400 metri Simone Adamoli — classe 2000, figlio di un dipendente del Governatorato — ha ottenuto il suo primato personale (48”48) realizzando il sesto tempo in una gara di buon livello, vinta dall’albanese Franko Burraj (46”90) davanti al monegasco Téo Andant e al macedone Jovan Stojoski. Primato personale anche per Emiliano Morbidelli (classe 1977, dipendente dell’ospedale Bambino Gesù, sede di Palidoro) sui 3000 metri (9’29”54) e ottavo tempo. A vincere il macedone Dario Ivanovski (8’09”87) davanti all’armeno Yervand Mkrtchyan e al moldavo Maxim Raileanu.

Infine nella staffetta (quattro frazioni di 100, 200, 300 e 400 metri) ottimo settimo tempo per la formazione vaticana (2’08”12) composta da Giuseppe Zapparata (classe 1983, vigile del fuoco), Alessio Moscetti (classe 1992, gendarme, con un recente passato da 10”56 sui 100 e 21”65 sui 200), Paolo Piersanti (classe 1979, vigile del fuoco) con di nuovo in pista Simone Adamoli (a disposizione c’era anche il falegname Placido Fois, classe 1971). Nella staffetta primo posto per Cipro (1’54”18) con Moldova e Lussemburgo sul podio.

A coordinare Claudio Carmosino, che sta mettendo a disposizione la sua lunga esperienza sulle piste di atletica, con Michela Ciprietti (dipendente della Farmacia Vaticana) e monsignor Melchor Sanchez de Toca nella sua veste di sotto-segretario del Pontificio Consiglio della cultura.

«Abbiamo partecipato con il nostro stile semplice, in fraternità con tutti, mettendo in campo la passione amateur che ci indica il Papa, cercando di testimoniare la nostra fede e il nostro incoraggiamento a rilanciarci tutti insieme, uscendo migliori dalla crisi anche attraverso lo sport. Non siamo andati a San Marino per correre “e basta”, ma per costruire ponti di amicizia, tra noi e con gli altri» confidano i componenti della delegazione che domenica hanno concluso la loro trasferta con la celebrazione della santa messa nella cappella della Casa di spiritualità San Giuseppe dove avevano sistemato il loro sobrio “quartier generale”. (Giampaolo Mattei)


La staffetta con Papa Francesco


Sì, proprio come in una staffetta che, di mano in mano, testimonia fraternità! Il 29 maggio  Francesco ha firmato il testimone (con la scritta «Simul Currebant» in riferimento al Vangelo di Giovanni 20, 4) e l’ha affidato a Beatrice Bellapadrona, giovane rappresentante di Athletica Vatiana. E la ragazza, sabato 5 giugno al San Marino Stadium, ha a sua volta affidato “il testimone del Papa” nelle mani di un rappresentante dei Piccoli Stati d’Europa.