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09 giugno 2021

Le Figlie della Croce ricordano la beata suor Maria Laura Mainetti


«Come Maria ai piedi della Croce, siamo chiamate ad essere accanto ai “crocifissi” del nostro tempo, per condividere, servire, evangelizzare le povertà che incontriamo sulla nostra strada».

Si apre così il sito delle Figlie della Croce la congregazione fondata in Francia, all’epoca della Rivoluzione francese, da Sant’Andrea Uberto Fournet e da Santa Giovanna Elisabetta Bichier des Ages. Ad oltre due secoli di distanza, ne fa parte suor Maria Laura Mainetti, uccisa il 6 giugno 2000 in odium fidei e proclamata beata nella celebrazione presieduta nei giorni scorsi dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, a Chiavenna, in provincia di Sondrio. Il sito ne ricorda la vita, gli insegnamenti e il legame di appartenenza per colei che si firmava sempre per esteso «suor Maria Laura Figlia della Croce». All’indirizzo internet www.figliedellacroce.it viene presentata la storia della congregazione e la presenza in Italia e nelle fondazioni e missioni in Canada, Africa, Brasile e Thailandia. «Come i nostri fondatori — si legge sul sito — cerchiamo di essere, oggi, in ascolto dei settori in cui la presenza di Chiesa è rara o inesistente, delle regioni o dei gruppi umani abbandonati perché difficili, isolati, considerati poco interessanti. L’Istituto è aperto alla missione universale della Chiesa, con la sua presenza nei paesi che attendono l’evangelizzazione».
 

I venticinque anni del Progetto Policoro


Ha compiuto 25 anni e sabato 5 giugno una rappresentanza di giovani ed educatori del “Progetto Policoro” è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco. Il sito www.progettopolicoro.it presenta l’iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) come forma di risposta sul territorio al dramma della disoccupazione e che, sino ad oggi, è riuscita a dare vita ad oltre quattrocento iniziative concrete, tra cooperative e attività di impresa. Tutto nasce dalla città di Policoro, in provincia di Matera, dove, il 14 dicembre 1995, si è svolto il primo incontro voluto da don Mario Operti, allora direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Giovani, Vangelo e lavoro le tre parole chiave che fanno da perno al progetto alimentato da percorsi di orientamento, formazione e dallo strumento del microcredito. Il 1° giugno scorso è stato avviato il 39° corso nazionale, articolato in quattro giorni formativi. Gli animatori di comunità sono stati coinvolti su temi di elementi di economia civile, modelli di impresa, sviluppo del piano di impresa e di comunicazione.

a cura di Fabio Bolzetta