Ha un nome il bimbo trovato morto un anno fa sulla costa norvegese

Migranti: 14 cadaveri
su un barcone da mesi
alla deriva nell’Atlantico

La tutina di Artin, il bambino migrante di 15 mesi morto in un naufragio nel canale della Manica (Reuters)
08 giugno 2021

Oceani distanti restituiscono corpi di migranti. Ancora due tragedie del mare. Nella prima, consumatasi a fine maggio nell’Oceano Atlantico, i 14 corpi senza vita sono ancora senza un’identità. Nella seconda, la tragedia ha, invece, il volto di un bimbo curdo-iraniano rinvenuto sulle coste norvegesi. Il naufragio era avvenuto un anno fa. È stato il test del Dna a dargli un nome, Artin, e a collegarlo al naufragio. Il mare lo aveva trascinato fino alle coste della Norvegia. Era un piccolo curdo siriano. Aveva un anno e tre mesi.

Sono stati trovati solo cadaveri anche nel barcone, che da mesi vagava alla deriva nell’Oceano Atlantico. Un ultimo viaggio dall’Africa ai Caraibi. Ammassati l’uno sull’altro sono stati rinvenuti, a Trinidad e Tobago, almeno 14 corpi di migranti su un caicco partito dalla Mauritania diretto alle Canarie e finito tragicamente ai Caraibi. A fare la scoperta a fine maggio sono stati alcuni pescatori dello Stato insulare, ma la notizia è rimbalzata solo ora in Europa, dopo le dichiarazioni di uno dei responsabili dell’indagine. Ad avvallare la tesi della polizia di Trinidad e Tobago che l’imbarcazione sia salpata dalla Mauritania è stato il ritrovamento a bordo di un cellulare registrato in quel Paese. «Ancora una terribile tragedia. Ma i trafficanti non se ne cureranno», ha commentato l’inviato speciale dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) per la rotta del Mediterraneo Centrale e Occidentale. Esito infausto anche per il viaggio di Artin, il bimbo curdo-iraniano di appena un anno e tre mesi. Il suo corpicino è stato rinvenuto dalla polizia sulle coste del sud della Norvegia, nei pressi della città di Karmoy. È morto il 27 ottobre dell’anno scorso insieme a quattro membri della sua famiglia nel Canale della Manica, quando l’imbarcazione sulla quale tentavano la traversata verso le coste inglesi è affondata. Il loro viaggio era iniziato il 7 agosto 2020, dal Kurdistan iraniano.