Lo Zecchino d’oro tra gioco ed ecologia

Un mondo da custodire

07 giugno 2021

«Siamo custodi di questo pianeta, voliamo leggeri con ali di seta. Conoscici in fondo e guardati attorno. C’è posto per tutti in questo nuovo mondo. Io sono un bambino, sapete cosa vi dico? Trasformerò uno sconosciuto in un nuovo amico». Si è chiusa con queste parole, quelle della canzone vincitrice, Custodi del mondo, il 63o Zecchino d’Oro, il festival della canzone per bambini, organizzato come sempre dall’Antoniano di Bologna.

Una edizione particolare in tutti i sensi, quella appena conclusasi nel capoluogo emiliano. Innanzitutto per la data, che a causa dell’emergenza sanitaria, è stata eccezionalmente trasferita dalla consueta collocazione pre-natalizia (tra fine novembre e primi di dicembre) a quella tardo primaverile di fine maggio.

Anche la durata della manifestazione ne ha dunque risentito, riducendosi, per questa volta, dalle consuete quattro–cinque giornate, a un unico pomeriggio. Una scelta certo un po’ sacrificata e del tutto nuova. Ma in qualche senso l’unica per non saltare l’edizione, che rimane quella del 2020. Il prossimo dicembre andrà dunque in onda regolarmente l’edizione del 2021, la numero 64.

Sarà dunque l’anno dei due Zecchini, questo 2021. Tuttavia non è la prima volta che questo capita: anche nel 1976 si erano tenute due edizioni della kermesse canora per l’infanzia: proprio in quell’anno si era infatti deciso di trasferire il periodo di messa in onda da marzo e a novembre, conservando entrambe le edizioni.

Del tutto nuovo anche il format di questa edizione di maggio, che ha visto un “ping pong” tra l’Antoniano di Bologna, dove a presentare i solisti e il Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano era Carlo Conti, direttore artistico della rassegna, e gli Studi Fabrizio Frizzi di Roma, con la giuria d’onore composta da Pupo, Anna Tatangelo, Cristina d’Avena, Elisabetta Gregoraci, Katia Ricciarelli, Gabriele Cirilli, Elisabetta Ferracini ed Eleonora Daniele, guidata dalla padrona di casa Mara Venier.

Sedici bambini, provenienti da tutta Italia, hanno così presentato le quattordici canzoni della compilation del 2020 (già uscita peraltro lo scorso 3 dicembre), dando volto e sorriso ad altrettanti pezzi che hanno spaziato su tematiche varie, da quelle più leggere del gioco e del divertimento a quelle dell’ecologia, della fratellanza, dell’importanza di ogni attimo dell’esistenza. Tra gli autori dei pezzi quest’anno in gara celebri nomi della canzone italiana come Paolo Belli, Simone Cristicchi, Francesco Tricarico, Leonardo Pieraccioni, Gian Franco Fasano, e pluriblasonati della canzone per bambini come Mario Gardini, Stefano Rigamonti, Gianfranco Grottoli, Andrea Vaschetti.

A trionfare è stata Custodi del mondo, scritta da Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi, cantata dalla piccola marchigiana Anita Bartolomei, 8 anni, di Belforte del Chienti (Macerata). Una canzone che sembra scritta a partire da due documenti di Papa Francesco, Laudato si’ e Fratelli tutti, e che inneggia a una esistenza declinata sulla gioia di vivere in libertà in un mondo pacificato, pulito, dove si sta attenti all’armonia con il creato e si vive in pace perché c’è spazio per tutti, e ogni sconosciuto può diventare un nuovo amico. Sul podio anche un’altra canzone di chiave ecologista, Il bambino e il mare interpretata da Andrej Avella, 7 anni (autori: Bove - Itri - Tardi - Casadei) terza classificata, e un inno al considerare il tempo come un dono ricevuto da non sprecare, Un minuto, seconda classificata, cantata da Angelica Zina Cottone, 9 anni (autori: Gardini – Rigamonti).

Ad accompagnare tutte le canzoni in gara, come da tradizione, il Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, che ha curato come sempre anche l’insegnamento delle canzoni ai solisti. Un lavoro quest’anno ancora più complesso e impegnativo, tra mille sforzi e tanta buona volontà, considerate le condizioni sanitarie difficili nelle quali l’album è stato preparato e realizzato, nello scorso autunno. Come sempre, allo Zecchino si accompagna anche una importante iniziativa di carità, «Operazione pane» promossa dall’Antoniano a favore di dodici mense francescane in Italia, presentata durante la diretta dal direttore padre Giampaolo Cavalli, instancabile ambasciatore di tutto il bene che prende forma ogni giorno all’Antoniano.

di Francesco Marruncheddu