All’Angelus il dolore del Pontefice per la sconvolgente scoperta dei resti di 215 bambini
di un’ex scuola cattolica in Canada

Riconciliazione e guarigione

Una delle croci poste dai nativi lungo la Highway 5 dopo il ritrovamento dei resti di 215 bambini nei pressi della Kamloops Indian Residential School (Cole Burston / Afp)
07 giugno 2021

«Collaborare con determinazione per fare luce sulla triste vicenda e impegnarsi umilmente in un cammino di riconciliazione e di guarigione»: è l’accorato appello lanciato all’Angelus di ieri da Papa Francesco, informato delle dolorose «notizie che giungono dal Canada circa la sconvolgente scoperta — avvenuta circa due settimane fa — dei resti di duecentoquindici bambini» delle comunità autoctone, alunni di una ex scuola cattolica. La fossa comune è stata rinvenuta nei pressi della Kamloops Indian Residential School — che faceva parte di una rete creata dal governo e gestita dalla Chiesa — attiva da fine Ottocento e chiusa definitivamente nel 1978. Unendo la propria voce a quella dei vescovi canadesi «nell’esprimere vicinanza al popolo traumatizzato dalla scioccante notizia», il Pontefice ha rimarcato la necessità di accrescere «ulteriormente la consapevolezza dei dolori e delle sofferenze del passato», esortando ad allontanarsi «dal modello colonizzatore». Infine ha chiesto di pregare in silenzio per le famiglie e le comunità autoctone canadesi, affrante dal dolore.

L'Angelus