L’udienza generale

Possiamo sempre contare
sulla preghiera di Gesù

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02 giugno 2021

«Nel momento della prova, nel momento del peccato, anche in quel momento, Gesù con tanto amore sta pregando per me». È quanto ha assicurato Papa Francesco a conclusione della catechesi pronunciata stamane, mercoledì 2 giugno, durante l’udienza generale. Arricchita con numerose aggiunte personali al testo preparato, la riflessione del Pontefice è stata incentrata sulla figura di Cristo come «modello e anima di ogni preghiera» e ispirata dalla lettura di un brano del Vangelo di Luca (22, 28-29.31-32) relativo all’Ultima Cena.

Con i fedeli presenti nel cortile di San Damaso del Palazzo apostolico vaticano, il vescovo di Roma ha proseguito il ciclo di meditazioni sul tema dell’orazione, rimarcando con forza che se «anche le nostre preghiere fossero solo balbettii, se fossero compromesse da una fede vacillante», non bisogna «mai smettere di confidare» nel Signore. Perché — ha spiegato il Papa — «io non so pregare, ma Lui prega per me». E così, in tal modo, «sorrette dalla preghiera di Gesù, le nostre timide preghiere si appoggiano su ali d’aquila e salgono fino al Cielo».

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