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02 giugno 2021

Pontificia Università Salesiana:
una ricerca sui «Catechisti oggi in Italia»


«Il rifiuto di un’idea di catechesi vista come trasmissione di nozioni da apprendere e come percorso finalizzato alla sola ricezione dei sacramenti» intendendola invece «come una realtà dinamica, nella logica della formazione permanente alla vita cristiana, che ha lo scopo primario di mettere le persone in relazione con Gesù Cristo e favorire un’esistenza coerentemente ispirata ai valori evangelici». A poche settimane dalla lettera apostolica in forma di motu proprio di Papa Francesco Antiquum ministerium con la quale è stato istituito il ministero di catechista, l’Università Pontificia Salesiana ha promosso una ricerca accademica sulla figura dei catechisti oggi in Italia. «Formano un movimento consistente — afferma l’indagine — sono consapevoli dell’importanza del proprio ruolo nelle comunità cristiane, vedono nella testimonianza lo strumento migliore per educare, chiedono una formazione di qualità, per la maggior parte sono donne ma cresce la presenza maschile». La ricerca, condotta dall’Istituto di catechetica a 50 anni dal Documento di base sulla catechesi, sarà presentata giovedì 3 giugno, dalle 15 alle 17, in diretta streaming sul sito www.unisal.it.

La piattaforma di iniziative «Laudato si’»


Una piattaforma web per raccogliere e condividere le iniziative promosse alla luce della lettera enciclica di Papa Francesco Laudato si’. È stato inaugurato, in tre lingue, il sito internet www.laudatosi.va. Il progetto è sostenuto dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e pubblicato a conclusione della settimana Laudato si’ che ha visto quasi duecento eventi in tutto il mondo supportati da centocinquantasette partner nei cinque continenti. Sul portale è possibile leggere e scaricare l’enciclica in dodici lingue, arabo e giapponese inclusi, accedere al calendario degli appuntamenti proposti e ad una raccolta di notizie, testimonianze e storie. «La piattaforma di iniziative Laudato si’ del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale — si legge sul sito internet — è uno spazio in cui istituzioni, comunità e famiglie possono apprendere e crescere insieme». Un invito aperto ad unirsi ad una comunità in cui ogni «“cultura, esperienza, coinvolgimento e talenti” unici sono necessari nel nostro viaggio verso un amore più grande per il nostro Creatore, l’uno per l’altro e per la casa che condividiamo».

a cura di Fabio Bolzetta