Comunicato

La Santa Sede
Stato non-Membro Osservatore
dell’Organizzazione mondiale della sanità

 La Santa Sede Stato non-Membro Osservatore dell’Organizzazione mondiale della sanità  QUO-122
01 giugno 2021

«Lunedì 31 maggio 2021, l’Assemblea Mondiale della Sanità ha adottato, per consenso, la Risoluzione intitolata “Participation of the Holy See in the World Health Organization” presentata dall’Italia, che formalizza la partecipazione della Santa Sede ai lavori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in qualità di Stato non-Membro Osservatore». Lo ha reso noto oggi, martedì 1° giugno, un comunicato della Santa Sede, in cui si precisa come tale decisione rifletta il rapporto che la stessa «intrattiene in modo continuo con questa Organizzazione sin dal 1953» e testimoni «l’impegno della famiglia delle Nazioni nell’affrontare, attraverso il dialogo e la solidarietà internazionale, le sfide globali di salute che affliggono l’umanità».


La risoluzione presentata dall'Italia


La risoluzione adottata dalla 74a Assemblea mondiale della sanità a Ginevra è stata presentata dall’Italia e formalmente co-sponsorizzata da una settantina di Paesi: Albania, Algeria, Andorra, Angola, Arabia Saudita, Argentina, Armenia, Austria, Bahrain, Bangladesh, Belgio, Botswana, Brasile, Bulgaria, Capo Verde, Cile, Colombia, Costa Rica, Croazia, Cipro, Ecuador, Egitto, El Salvador, Emirati Arabi Uniti, Eswatini, Filippine,  Georgia, Germania, Giappone, Grecia, Guatemala, Haiti, India, Indonesia, Irlanda,  Kenya, Kuwait, Lettonia, Libano, Lituania, Madagascar, Malta, Marocco, Monaco, Montenegro, Mozambico, Namibia, Nicaragua, Oman, Pakistan, Panamá, Perú, Polonia, Portogallo, Qatar, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica di Corea, Romania, San Marino, Senegal, Sierra Leone, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Sud Africa, Sri Lanka, Turkmenistan, Ucraina, Ungheria, Vanuatu.

L’ampio consenso che ha portato al riconoscimento testimonia l’apprezzamento della comunità internazionale per le opere della Chiesa nel campo della sanità, della beneficenza e dell’assistenza alle persone bisognose, e per l’impegno della Santa Sede nella promozione del dialogo multilaterale nel mondo. 

Sin dal 1953 la Santa Sede ha partecipato alle sessioni dell’Assemblea mondiale della sanità come osservatore “ad casum” su inviti del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). La Santa Sede veniva regolarmente invitata anche alle riunioni degli organi direttivi della medesima organizzazione. Inoltre  i partecipanti alla seconda Assemblea mondiale della sanità, svoltasi a Roma nel  giugno 1949, furono ricevuti in Vaticano il giorno 27 da  Pio xii.

E soddisfazione per l’adozione della risoluzione è stata espressa dal ministro degli esteri della Repubblica italiana Luigi Di Maio. «Sono convinto —  afferma in una nota del 31 maggio — che la Santa Sede, che presta assistenza da anni attraverso le organizzazioni della Chiesa cattolica a milioni di persone bisognose in tutto il mondo, apporterà un prezioso valore aggiunto all’Oms e rafforzerà ancora di più lo spirito di solidarietà a livello globale. Sarà di grande ispirazione per tutti gli Stati membri», conclude.