Nella Repubblica Democratica del Congo

Tragedia invisibile

Displaced residents of Goma, queue to receive food distributed by the citizen's movement 'Lucha' as ...
28 maggio 2021

Ogni anno il Norwegian Refugee Council (Nrc) pubblica la classifica delle crisi umanitarie «orfane». Quelle che non fanno notizia nonostante siano un abisso infinito di sofferenza ed insicurezza che dà le vertigini a guardarci dentro.

Quest’anno, ha annunciato il Nrc da Goma — momentaneamente sotto i riflettori per una disastrosa eruzione vulcanica — la Repubblica Democratica del Congo (Rdc) è la principale orfana dell’attenzione mondiale. Nonostante 6 milioni di persone in fuga. Nonostante che, ogni singolo giorno, almeno altre 6.000 siano espulse con la violenza dalle loro case. Nonostante due epidemie di Ebola in aggiunta alla pandemia del covid. Nonostante venti milioni di bambini, donne e uomini, senza accesso a cure ed acqua e — dice il rapporto — totalmente dipendenti da aiuti umanitari. Nel 2019, sempre nella speciale classifica del Nrc, erano “solo” 13 milioni. Ma tanta sofferenza — che è anche un focolaio di instabilità globale — non ha spinto la comunità internazionale a particolari interventi. Le donazioni bastano a raggiungere la metà delle persone in bisogno, venti milioni di affamati e sono il 30% di quanto occorrerebbe. Ma l’Rdc continua a bruciare nell’indifferenza.