Il Papa a docenti e studenti di Codogno

I giovani
portatori di speranza
e di vita nuova nella società

 I giovani  portatori di speranza  e di vita nuova  nella società  QUO-114
22 maggio 2021

Un «doppio segno di speranza»: la definizione di Papa Francesco è riferita ad alunni, docenti e dirigenti dell’istituto Ambrosoli di Codogno, la città lombarda in provincia di Lodi tra le prime a essere colpite all’inizio della pandemia da covid-19. Il Pontefice li ha incontrati stamane e nel suo discorso ha subito chiarito perché li ritenesse «portatori di vita nuova nella società» e «doppio segno di speranza»: primo perché la scuola è «luogo educativo per eccellenza» e, secondo, perché trattandosi di un tecnico-professionale «prepara direttamente al lavoro; e proprio l’occupazione, è una delle vittime» di questa «dura prova». Dopo aver sottolineato che quando «si incontrano la generatività degli insegnanti con i “sogni” degli studenti non c’è virus che possa fermarli», il Papa ha auspicato che l’«“astinenza” dalle relazioni amicali» imposta dall’isolamento per contenere i contagi possa stimolare un uso più critico degli strumenti digitali.

il discorso del Papa