Nell’emisfero australe la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

La pandemia non ferma
l’ideale ecumenico

 La  pandemia non ferma  l’ideale ecumenico  QUO-109
17 maggio 2021

Creatività è la parola d’ordine della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che nell’emisfero australe viene celebrata dal 16 al 23 maggio, solennità di Pentecoste. Per il secondo anno consecutivo, infatti, la pandemia mondiale — particolarmente violenta in alcuni paesi — costringe i fedeli a celebrare questo momento ecumenico rinunciando a manifestazioni in presenza e privilegiando la preghiera individuale, mentre rimane invariata la certezza, come ricorda il Consiglio ecumenico delle Chiese, che si tratta di un’occasione unica «per rinforzare la nostra fede e la consapevolezza delle nostre radici cristiane comuni, in un mondo frammentato».

«Il fatto di dover celebrare di nuovo in modo virtuale provoca un sentimento ambiguo», afferma il pastore Romi Bencke, segretario generale del Consiglio nazionale delle Chiese cristiane del Brasile (Conic). Grata per quella che chiama una «testimonianza d’amore» manifestata dalle Chiese — ovvero il fatto che «evitino gli assembramenti e insegnino che la Chiesa non è lo spazio fisico, ma la comunità riunita in preghiera ovunque siano le persone» — la teologa luterana, dall’altra parte, avverte «un sentimento di tristezza, perché in Brasile non abbiamo prospettive concrete per tornare alle nostre attività. E non abbiamo alcuna visibilità su quando torneremo ai nostri incontri faccia a faccia con gioia e affetto». La situazione sanitaria nel Paese sudamericano è tuttora critica: per più di due mesi il numero di morti al giorno ha superato i mille casi, una soglia non più raggiunta soltanto dal 10 maggio. Come viene sottolineato dallo stesso Conic, tuttavia, le celebrazioni online hanno alcuni vantaggi ecologici: «I materiali che riguardano la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, da quest'anno in poi, saranno virtuali. Ciò avrà un impatto significativo sull'ambiente, poiché centinaia di migliaia di opuscoli cartacei non verranno più stampati».

Anche in Australia vengono privilegiate celebrazioni da seguire in streaming, come indica il Consiglio nazionale delle Chiese. Nella città meridionale di Adelaide, ad esempio, il servizio ecumenico previsto il 20 maggio nella Blackwood church of Christ sarà anche diffuso sulla piattaforma Zoom «per coloro che non possono essere presenti di persona a causa di impegni familiari o problemi di salute». Stesse proposte in Nuova Zelanda, dove la celebrazione organizzata in conclusione della Settimana dalla parrocchia cattolica del Cristo Re a Auckland, sarà anche trasmessa in diretta televisiva.

Il tema scelto per quest’anno, «Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto», è ispirato dal capitolo 15 del Vangelo di Giovanni. Il sussidio è stato elaborato dalla Comunità monastica di Grandchamp, in Svizzera, dove vivono 38 religiose di tradizione riformata.

di Charles de Pechpeyrou