All’Istituto Serafico di Assisi il premio intitolato a san Francesco e Carlo Acutis

Investire sul capitale
della fraternità

 Investire sul capitale della fraternità  QUO-109
17 maggio 2021

«L’economia è qualcosa che ha a che fare con la famiglia, con le persone concrete che la compongono, con la loro casa e con l’ambiente. È un concetto che può espandersi all’umanità intera, intesa come grande fraternità, come ci ha ricordato il Papa con la sua lettera enciclica Fratelli tutti firmata proprio qui ad Assisi sulla tomba di san Francesco, il 3 ottobre 2020, e come aveva sottolineato ancor prima nella Laudato si’, dove sulle orme del Cantico delle Creature, ha applicato il concetto di “cura della casa comune” a tutto il mondo che ci circonda». Lo ha affermato l’arcivescovo Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, presentando la prima edizione del premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis, per un’economia della fraternità, assegnato all’Istituto Serafico di Assisi in occasione del 150° anniversario della sua fondazione. La cerimonia di consegna del riconoscimento si è svolta nel pomeriggio di sabato 15 maggio, nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione,

Per monsignor Sorrentino, nel servizio che rende l’Istituto ai ragazzi con disabilità si possono trovare questi quattro punti fondamentali: «un’economia fraterna dal basso», che nasce ed è sostenuta dalla comunità; «la logica della cura» che richiede di servire l’altro mettendoci sempre il cuore; «un’economia della fraternità e del lavoro», che prende in considerazione il lavoratore; e un criterio di «efficienza e trasparenza aziendale», che diventa anche un debito di gratitudine verso la comunità e chi sostiene i progetti.

«Se vogliamo rifondare l’economia, mettendo al centro l’uomo, è importante creare le condizioni affinché si attivino processi produttivi dal basso, generati grazie al “capitale della fraternità”», ha proseguito l’arcivescovo, aggiungendo che «il premio istituito dal Santuario della Spogliazione vuole dare un contributo al processo innescato dal Santo Padre con l’evento internazionale Economy of Francesco, sostenendo ogni anno progetti produttivi e generativi partiti dal basso soprattutto nelle regioni più povere del mondo». Si tratta, secondo la fondazione Santuario della Spogliazione, di incoraggiare progetti in cui persone con scarse possibilità economiche, prendendo l’iniziativa e reagendo alla mancanza di opportunità, si mettono insieme intorno a valide idee progettuali. E non potendo contare su grandi capitali finanziari, contano soprattutto sul “capitale della fraternità”, con un impegno caratterizzato dalla capacità di collaborazione, dal pieno rispetto della dignità del lavoro, dall’attenzione fraterna a tutte le persone implicate, adottando criteri improntati alla sostenibilità ambientale e all’etica della solidarietà, a vantaggio soprattutto delle classi sociali più deboli e “scartate”, di cui viene stimolata l’attiva partecipazione al processo del loro riscatto economico e sociale.

Alla cerimonia di consegna, svoltasi alla presenza di una significativa rappresentanza della Chiesa locale e di autorità civili e militari, si è voluto dare un carattere insieme emblematico, inaugurale, esplicativo e generativo. Premiato “fuori concorso”, l’Istituto Serafico, per quello che è stato in questi 150 anni e per come si presenta oggi, rappresenta un esempio eccellente di ciò che con il riconoscimento si vuole esprimere e promuovere.

Costituito simbolicamente quest’anno da un quadro raffigurante san Francesco e Carlo Acutis — che rappresenta il logo dello stesso riconoscimento — e da un foulard realizzato dall’azienda Brunello Cucinelli con la riproduzione dell’affresco della rinuncia dei beni del Poverello di Assisi, presente nella sala della Spogliazione in vescovado, il premio è stato ritirato dalla presidente dell’Istituto, Francesca Di Maolo.

La consegna è avvenuta al termine di un momento di riflessione ricco di spunti tratti da esperienze quotidiane concrete sul tema: «Un’economia della fraternità nel post pandemia». Vi hanno preso parte suor Alessandra Smerilli, economista e sotto-segretario per il settore Fede e sviluppo del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, l’imprenditore Cucinelli, la presidente del Serafico, la direttrice di Rai Radio 1, Simona Sala, e il ministro per le Disabilità, Erika Stefani.

da Assisi
Jean-Baptiste Sourou