Dedicata alla finanza come strumento per un’economia giusta e inclusiva l’intenzione affidata dal Papa
alla rete mondiale di preghiera

Nessuno resti indietro

Una mensa per i poveri nel quartiere di Puerta de Hierro, nel comune di La Matanza, provincia di Buenos Aires, Argentina (Ronaldo Schemidt / Afp)
05 maggio 2021

La finanza oggi è troppo lontana dalla vita dei popoli e sono i più poveri a pagare le conseguenze delle speculazioni. È anche con la preghiera che Papa Francesco invita a dire basta a questa situazione insostenibile e pericolosa, chiedendo che la finanza sia uno strumento al servizio delle persone per creare un’economia più giusta e inclusiva, non lasciando indietro nessuno.

L’intenzione per il mese di maggio — diffusa nel pomeriggio di martedì 4, attraverso il videomessaggio della Rete mondiale di preghiera del Papa — è proprio centrata sul mondo della finanza: «Preghiamo perché i responsabili della finanza collaborino con i governi per regolamentare i mercati finanziari e proteggere i cittadini dai suoi pericoli».

«Mentre l’economia reale, quella che crea lavoro, è in crisi — quanta gente è senza lavoro! — i mercati finanziari non sono mai stati così ipertrofici come sono ora» afferma Papa Francesco nel videomessaggio, accompagnato da significative immagini.

«Quanto è lontano il mondo della grande finanza dalla vita della maggior parte delle persone!» fa presente il Pontefice. «La finanza, se non viene regolamentata — avverte — diventa pura speculazione animata da politiche monetarie. Questa situazione è insostenibile. È pericolosa». Ma, esorta, «per evitare che i poveri tornino a pagarne le conseguenze, bisogna regolamentare in modo rigido la speculazione finanziaria. Speculazione. Voglio sottolineare questo termine».

Dunque, rilancia Francesco, «la finanza sia uno strumento di servizio, strumento per servire le persone e per prenderci cura della casa comune! Siamo ancora in tempo — afferma — per avviare un processo di cambiamento globale per mettere in pratica un’economia diversa, più giusta, inclusiva, sostenibile, che non lasci indietro nessuno. Facciamolo! E preghiamo — conclude — perché i responsabili della finanza collaborino con i governi, per regolamentare i mercati finanziari e proteggere i cittadini in pericolo».

Per padre Frédéric Fornos, gesuita direttore internazionale della Rete mondiale di preghiera del Papa, «questa intenzione va intesa nel contesto della crisi che viviamo e che ha posto in evidenza la grande disuguaglianza esistente nel mondo». In questo momento, ha aggiunto, «non possiamo accontentarci di tornare a un modello iniquo e insostenibile di vita economica e sociale, in cui un’esigua minoranza della popolazione del mondo possiede metà della sua ricchezza».

Diffuso come di consueto attraverso il sito internet www.thepopevideo.org, il video tradotto in nove lingue è stato creato e prodotto dalla Rete mondiale di preghiera del Papa in collaborazione con l’agenzia La Machi e il Dicastero per la comunicazione.

Questa edizione conta, in particolare, sulla collaborazione del Dicastero per lo sviluppo umano integrale e sul sostegno di Federcasse, la Federazione italiana delle 250 banche di credito cooperativo, con un milione e 350 mila soci, attiva da oltre un secolo nella promozione della coesione sociale e della crescita responsabile e sostenibile.