«Due sono le grandi gioie della vita d’amore di un uomo: la prima, quando per la prima volta può dire “amo”; l’altra, ancora più grande, quando può dire “sono amato”» (Carlo Dossi).
L' inferno comincia quando non si ama più; quando non ci si sente amati! La Parola di Dio che abbiamo ascoltato, ci ricorda una consolante verità: «In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi».
Dio ci ama! È bellissimo ed esaltante il giorno in cui uno può dire a un’altra persona: «Ti amo», ma è ancora più profonda la gioia di sentirsi amati. E amati da Dio!
Il quale ci ama non come ci amiamo noi, con un
Può sembrare una cosa impossibile, da vertigine. Ma è un modello che si può imitare. Amare «come» ama Dio costituisce l’impegno fondamentale per un cristiano.
Se il cristiano si rivela incapace di amare, è un fallito. Io vorrei amare come voglio io, quando stabilisco io, e quando decido io. E, soprattutto, voglio amare fino a quando voglio... Così assistiamo a tanti naufragi dell’amore!
Ci illudiamo di saper amare, e di non aver bisogno di imparare. Ma l’amore insegnato da Cristo arriva alle estreme conseguenze: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Vangelo).
Ci accorgiamo che siamo dei principianti! Che abbiamo ancora tanto da imparare! Davanti a queste parole, le nostre idee sull’amore vanno in crisi!
Nell’amore autentico ci vuole una componente di rischio, di avventura, di pazzia, di esagerazione! Non esiste un calmiere per l’amore; non esiste il calcolo, ma lo spreco.
Se non recuperiamo questo stile di amore, non raggiungeremo mai la sapienza del Vangelo!
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