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Uno dei primi atti di attività della Fondazione vaticana Giovanni Paolo
Tale documentazione, fino ad ora, era custodita nella sede dell’Archivio storico diocesano che, comunque, ne manterrà una copia, a testimonianza e a beneficio del nostro Patriarcato.
A Venezia, come in tante parti del Nordest, il ricordo di Albino Luciani è vivo e ben presente nel cuore di molti. Risalta tuttora la fisionomia spirituale di questo figlio della terra veneta che fu, per oltre otto anni, Patriarca di Venezia e poi Sommo Pontefice della Chiesa cattolica restando, però, sempre un mite e coraggioso lavoratore della vigna del Signore.
Uomo obbediente a Dio e al suo progetto, fu chiamato a compiti ardui in tempi difficili, complicati e turbolenti — in campo ecclesiale e sociale — come la stessa storia attesta in modo chiaro.
Per Albino Luciani, anche quando divenne Giovanni Paolo
Per questo la sua figura, esile fisicamente e soprattutto per così breve tempo “concessa” alla Chiesa universale (come spesso si è detto «magis ostentus quam datus»), continua a diffondere una nostalgia di santità, umiltà e vera autenticità.
Auguro che la Fondazione intraprenda sempre più l’opera di diffusione del suo patrimonio religioso e culturale affinché si possa conoscere meglio la bella “sorpresa” che Dio ha voluto riservare, un giorno, alla sua Chiesa e al mondo ponendo Albino Luciani sulla cattedra di Pietro.
di Francesco Moraglia
Patriarca di Venezia