Dentro il Vaticano - La Congregazione per i vescovi

Pregare
consultare, verificare

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26 aprile 2021

Aiutare il Papa nella scelta dei candidati all’episcopato attraverso un discernimento che si concentra essenzialmente su tre azioni: pregare, consultare, verificare. È il compito principale della Congregazione per i vescovi, dicastero che si occupa anche di tutto quanto attiene alla costituzione delle Chiese particolari.

Istituita da Papa Sisto v con la costituzione Immensa del 22 gennaio 1588, col nome di Congregazione per l’erezione delle Chiese e le provviste concistoriali, cambiato successivamente in quello di Sacra Congregazione Concistoriale, aveva ambiti di intervento inizialmente più limitati. Fu poi Pio x ad ampliarli con la costituzione Sapienti Consilio del 29 giugno 1908. Papa Sarto le affidò infatti la competenza per l’elezione dei vescovi, per l’erezione delle diocesi e dei capitoli dei canonici, per la vigilanza sul governo delle diocesi, per il regime, la disciplina, l’amministrazione e gli studi dei seminari, già spettanti ad altre Congregazioni o commissioni soppresse, attribuendole anche il compito di dirimere i dubbi circa la competenza delle stesse Congregazioni. E il suo prefetto era lo stesso Pontefice.

Nel 1917 il Codice di Diritto canonico confermò in massima parte tali attribuzioni, mentre fu Paolo VI, con la costituzione apostolica Regimini Ecclesiae Universae del 15 agosto 1967, a cambiarle il nome in Sacra Congregazione per i vescovi e a dettagliarne i compiti. Nel frattempo era stata inserita nella Congregazione la Pontificia commissione per l’America latina, istituita da Pio xii il 21 aprile 1958. Trent’anni più tardi Giovanni Paolo II, con la Pastor Bonus del 28 giugno 1988, fatte salve le competenze specifiche delle Congregazioni per le Chiese orientali e per l’Evangelizzazione dei popoli, fissò gli attuali ambiti di competenza.

In primo luogo, la Congregazione per i vescovi svolge tutto quanto si riferisce alla costituzione delle Chiese particolari e dei loro Consigli, alla loro divisione, unificazione, soppressione o altri tipi di cambiamenti, compresa l’erezione degli Ordinariati militari, per i quali il 22 febbraio 1985 è stato costituito presso il dicastero anche un ufficio centrale di coordinamento pastorale.

La Congregazione provvede inoltre alla nomina dei vescovi, anche di sedi titolari, e al corretto esercizio del loro ufficio pastorale, avendo cura di procedere — dopo aver consultato la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato — tutte le volte che si debba trattare con i governi per quanto attiene alla costituzione, al cambiamento o alla provvista delle Chiese particolari.

Il dicastero indice anche le visite apostoliche, predispone tutto ciò che si riferisce alle visite «ad limina Apostolorum» ed esamina le relazioni quinquennali che giungono dalle Chiese particolari affidate alle sue cure. A questo proposito, il 29 giugno 1988 è stato pubblicato il Direttorio con il quale è stato istituito l’Ufficio di coordinamento di tali visite a Roma.

Rientra tra i compiti del dicastero pure ciò che riguarda la celebrazione dei Concili particolari nonché la costituzione delle Conferenze episcopali e la revisione dei loro statuti: esso ne riceve gli atti e i decreti e, consultati i dicasteri interessati, ne dà la necessaria ricognizione. È di sua pertinenza infine anche tutto quanto concerne le Prelature personali.

La Congregazione, inoltre, organizza annualmente un corso di formazione a Roma per i nuovi vescovi e un periodo di scambio fraterno per i presuli ordinati da cinque anni, al quale seguono gli esercizi spirituali.