Borrell chiede alla Russia di ritirare le truppe al confine

L’Ue accanto all’Ucraina

A service member of the Ukrainian armed forces uses periscopes while observing the area at fighting ...
19 aprile 2021

«La situazione ai confini dell’Ucraina, con le truppe russe ammassate alle frontiere, è molto pericolosa e chiediamo a Mosca di ritirarsi». Lo ha dichiarato oggi l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell, a margine del consiglio affari esteri europeo. «Le relazioni con la Russia non sono migliorate e la tensione è aumentata», ha aggiunto Borrell.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso anche il presidente francese, Emmanuel Macron. «Credo che la situazione sia inaccettabile, la Russia deve ridurre la tensione, è chiaro, e il livello di tensione al confine è assolutamente controproducente ed inaccettabile», ha detto l’inquilino dell’Eliseo intervistato dall’emittente televisiva statunitense Cbs.

«Noi vogliamo un processo politico per affrontare alcune delle regioni ucraine e per la stabilità e la pace per il popolo ucraino», ha aggiunto il presidente. Riguardo al fatto che le sanzioni e le altre prese di posizioni della Nato non hanno fermato le truppe russe, Macron ha precisato: «Non è il fallimento della democrazia, ma un fallimento della nostra credibilità collettiva nel confronto con la Russia». Secondo il presidente francese, con Mosca bisogna essere «chiari e duri, è stato un fallimento di decisioni ingenue». A questo proposito, Macron ha detto di appoggiare «l’approccio poliedrico» del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha imposto nuove sanzioni a Mosca, ma allo stesso tempo ha proposto un summit al collega russo, Vladmir Putin.

La situazione si fa sempre più tesa. Nelle ultime ore si è appreso che la Russia chiuderà al traffico marittimo e aereo diverse parti del Mar Nero per avviare imponenti esercitazioni navali nella regione. Il ministero della Difesa russo ha comunque sottolineato in un comunicato ufficiale che lo stretto di Kerch, al largo della Crimea non sarà coinvolto nelle manovre militari, ma da parte ucraina si continua a denunciare la provocazione per via della controversa annessione della Crimea del 2014, dove tra l’altro sono stati già istallati missili nucleari russi.

E per dimostrare il suo sostegno all’Ucraina, il Regno Unito ha fatto sapere che a maggio invierà due navi da guerra della Royal Navy nel Mar Nero. Le imbarcazioni saranno supportate da aerei e sottomarini.

A ciò bisogna aggiungere che il controspionaggio della Russia ha arrestato ieri il console ucraino a San Pietroburgo Alexander Sosonyuk, accusato di spionaggio. Secondo un comunicato dei servizi segreti russi, il diplomatico era stato fermato da agenti dell’Fsb con l’accusa di avere ricevuto informazioni classificate, sulle forze di sicurezza e di intelligence, da un non meglio precisato cittadino russo.