Per l’Oms la pandemia a un punto critico

Negli Usa sospeso il vaccino Johnson & Johnson

epa09132225 Indian health workers cleans a COVID 19 care centre and isolation ward facility near a ...
13 aprile 2021

L’uso del vaccino anti-covid prodotto dalla Johnson & Johnson verrà interrotto nei siti di vaccinazione federali degli Stati Uniti, dopo che nei giorni scorsi si sono registrati 6 casi di coaguli nel sangue a due settimane dall’inoculazione del farmaco.

La raccomandazione ai Governatori dei vari Stati di sospendere la vaccinazione con il preparato mono dose è arrivata oggi dalla Food and Drug Administration (Fda) e dai Centri di Controllo e prevenzione delle malattie infettive (Cdc). Lo confermano anche la France Presse e la Reuters. I casi sospetti riguardano donne tra i 18 ed i 48 anni.

Intanto sul fronte pandemico, ieri, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il consueto briefing settimanale a Ginevra, ha descritto un quadro devastante a livello mondiale. «Veniamo da sette settimane consecutive di casi in crescita e da quattro settimane di decessi in crescita», le sue parole. Una crescita esponenziale a livello mondiale sia dei nuovi casi che delle vittime, soprattutto in America Latina e in Asia, ha spinto il numero uno dell’Oms a parlare di “punto critico”, in particolare per la crescita preoccupante della curva epidemiologica (più di 4,4 mln di casi) nella settimana appena conclusasi — per via della diffusione di nuove varianti del virus — in cui è stato registrato il quarto numero più alto di casi in soli sette giorni. E questo nonostante siano state somministrate più di 780 milioni di dosi di vaccini in tutto il mondo, ha riferito ancora l’alto funzionario etiope.

Tedros Adhanom Ghebreyesus ha ribadito per l’ennesima volta che il virus potrebbe essere controllato in “pochi mesi” se si adottassero misure adeguate. «L’Oms non vuole confinamenti infiniti. Vogliamo vedere le società e le economie riaprire e i viaggi e il commercio riprendere. Ma per ora, in molti Paesi, le unità di terapia intensiva sono traboccanti e le persone stanno morendo, e questo è totalmente evitabile», ha detto il capo dell’Agenzia Onu. Altra misura importantissima in questa fase sarebbe una massiccia campagna vaccinale globale, che però è segnata da ritardi, quantità di vaccini enormi accaparrate da pochi Paesi ricchi e una conseguente forte disuguaglianza nella distribuzione. Da questo punto di vista è arrivata anche la condanna del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, secondo cui finora non ha funzionato il sistema multilaterale di risposta alla pandemia.

Intanto, il continente europeo, secondo un conteggio di France Presse, avrebbe superato la barriera del milione di morti per cause legate al covid-19, totalizzando 1.000.228 decessi dall’inizio della pandemia, su un numero complessivo di 46.496.560 persone contagiate.