La vicinanza di Papa Francesco alle vittime dell’atto di violenza compiuto all’inizio della Settimana santa

Indonesia, attentato
davanti alla cattedrale

(Indra Abriyant0 / Afp)
29 marzo 2021

Una Domenica delle Palme di terrore, quella di ieri, nei pressi della cattedrale del Sacro Cuore di Gesù, sede dell’arcidiocesi di Makassar, città portuale e capitale della provincia del Sulawesi meridionale in Indonesia. Due attentatori suicidi, un uomo e una donna a bordo di una moto, si sono fatti esplodere nei pressi del cancello di ingresso della chiesa, nel momento in cui le guardie addette alla sicurezza dell’edificio si stavano avvicinando per i controlli.

I due sono morti all’istante e hanno provocato il ferimento di almeno 20 persone — tra cui
cinque agenti di sicurezza che avrebbero riportato gravi ustioni — prontamente trasferite in diversi ospedali della città, secondo quanto riferito dal capo della polizia nazionale indonesiana, Listyo Sigit Prabowo, e da Padre Wilhelmus Tulak, parroco della cattedrale. L’attentato è avvenuto intorno alle 10.30, quando era da poco terminata la celebrazione eucaristica.

Al momento non c’è stata alcuna rivendicazione ma autorità e media locali sostengono si trattasse di membri del gruppo estremista Jamaah Ansharut Daulah (Jad), che nel 2018 aveva già compiuto un altro attacco mortale contro una chiesa a Surabaya, la seconda città più grande dell’Indonesia, in cui persero la vita trenta persone, e nel 2019 a Jolo, nelle Filippine.

Unanime lo sconcerto nel Paese asiatico per l’ennesimo attacco contro la comunità cattolica. Il presidente indonesiano Joko Widodo ha condannato fermamente l’atto terroristico, ricordando che «il terrorismo è un crimine contro l’umanità». «Invito tutti a lottare contro il terrorismo e il radicalismo, che sono contrari ai valori religiosi», ha poi concluso il capo dello Stato. Il cardinale Ignatius Suharyo, presidente della Conferenza episcopale indonesiana, è intervenuto rilasciando una dichiarazione a Ucanews, l’agenzia di informazione cattolica asiatica. «L’esplosione della bomba non danneggia solo i cattolici, ma anche tutto il popolo indonesiano e l’umanità intera», ha affermato il porporato, aggiungendo poi l’augurio che l’attacco possa «incoraggiare tutti noi a costruire instancabilmente una vera fraternità tra i concittadini della nazione. Lasciamo che gli agenti di sicurezza gestiscano bene il caso per proteggere tutte le persone».

Papa Francesco, ieri durante l’Angelus, ha espresso la sua vicinanza, dicendo di pregare per tutte le vittime della violenza, «in particolare quelle dell’attentato in Indonesia davanti alla cattedrale di Makassar».