Avanzata da Riad allo scopo di far ripartire il dialogo

Yemen: i ribelli huthi
respingono la proposta
di un cessate il fuoco

Huthi rebel fighters inspect the damage after a reported air strike carried out by the Saudi-led ...
23 marzo 2021

I ribelli yemeniti huthi hanno respinto ieri la proposta dell’Arabia Saudita di un cessate il fuoco sotto l’egida dell’Onu.

«Non si tratta di niente di nuovo» ha affermato il portavoce Mohammed Abdulsalam, citato dall’emittente televisiva dei ribelli, Al Masirah, aggiungendo che «prima di parlare di negoziati Riad dovrebbe mettere fine all’aggressione e togliere completamente il blocco navale e aereo» imposto alle regioni yemenite sotto il controllo degli huthi.

Come detto, l’Arabia Saudita aveva proposto un cessate il fuoco in modo da consentire l’avvio del dialogo tra il governo yemenita del presidente Hadi, riconosciuto dalle Nazioni Unite, e i ribelli. Ad annunciare la proposta era stato il ministro degli Esteri di Riad, Faisal bin Farhan. «Faremo tutto il possibile per mettere la necessaria pressione sugli huthi perché vengano al tavolo negoziale e depongano le armi, perché riteniamo che la fine dei combattimenti e una soluzione politica siano l’unica strada» ha detto ieri il ministro, citato dall’emittente panaraba saudita Al Arabiya.

Va detto che nelle ultime settimane il conflitto yemenita si è pericolosamente riacceso a causa dell’offensiva lanciata dagli huthi contro Marib, città nel nord del Paese considerata l’ultima roccaforte delle forze governative. Due giorni fa — stando a testimonianze sul campo — i ribelli «hanno preso il controllo del monte Hilan che domina la città di Marib, dopo combattimenti che hanno provocato decine di morti e feriti in entrambe le parti». Riad ha accusato i ribelli di aver lanciato diversi razzi contro il suo territorio. L’Onu, dal canto suo, ha chiesto la fine dell’escalation.