VIA CRUCIS
Sguardi che si in-Crociano negli ambienti di un ospedale

I pensieri di Mattia,
addetto al bar dell’ospedale

Marko Ivan Rupnik, Via Crucis Mengore - Slovenia
16 marzo 2021

IX stazione Gesù cade per la terza volta


L’amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. (2Cor 5, 14-15)

Il bancone del bar di un ospedale non è come gli altri banconi. Qui posso percepire le frette, le risate, le lamentele contro i capi, i discorsi vuoti di chi vuole sfogare ore di tensione. Ma, in alcuni momenti del giorno, accolgo anche i dolori dei familiari, quando cercano di mangiare lentamente qualcosa, pur pensando a tutt’altro. L’altro giorno, ad esempio, la notizia di un altro suicidio mi ha lacerato il cuore: una giovane di 22 anni…

Questi bicchieri, queste tazze e tazzine potrebbero raccontare parole di labbra silenziose, di cuori pesanti, di baci mancati.

Anch’io ho i miei dolori, ma cerco di sollevare lo sguardo, di infondere un po’ di sorriso, che possa rialzare chi cade.

Eppure quando oggi è venuta Francesca, del gruppo dei volontari, con gli occhi gonfi di lacrime, a chiedere due thè da portar via, ho fatto fatica ad alzare i miei occhi, a fare battute, a provare a chiedere cosa fosse successo.

Anche un bar d’ospedale diventa così un crocevia di emozioni, di attese e riprese, di colpi e speranze. È il paradosso della vita di questo luogo di cura, dove si nasce e si muore, si rinasce o si “ri-muore” nel cuore di tante persone appese ad una flebile speranza.

Mentre penso così, tra un servizio e l’altro, si presentano al banco Gabriele e Annarita, che tra poco tempo si sposeranno. E rendo grazie per la luce che è in loro, anche in questo buio.

O Dio, che con l’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, concedi ai tuoi fedeli una rinnovata gioia pasquale, perché possiamo partecipare alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

Paolo Ricciardi
vescovo ausiliare di Roma


I versi di Daniele Mencarelli