UN PRETE PER CHIACCHIERARE
Il nuovo lessico di Youtube

Una «challenge»
chiamata Quaresima

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15 marzo 2021

I cicli liturgici al tempo dei social


«La Quaresima, in fondo, è come una grande challenge». Così Alessio — terza media, ma molto sveglio — ha voluto riassumermi a parole sue il significato della Quaresima. D’altronde come posso dargli torto? La maggior parte dei rifermenti simbolici con cui Alessio interpreta la vita vengono ormai da YouTube, non certo dall’anno liturgico di Santa Madre Chiesa. Le persone che più incidono sulla sua formazione sono gli influencer che segue sui social, non certo le catechiste che lo seguono in parrocchia — Dio le abbia in gloria, sia ben inteso. Non c’è da stupirsi più di tanto se utilizza le categorie dei social per interpretare quelle della Chiesa e non viceversa, perché ormai — possiamo dircelo senza remore — quello che la Chiesa ha sempre comunicato efficacemente, oggi risulta per lo più incomprensibile alle nuove generazioni.

«Sì, effettivamente hai ragione» gli ho risposto. Che cosa dovevo fare? Magari può risultare poco ortodosso, ma se per raccontare il Vangelo ad un ragazzo di oggi devo usare le categorie di YouTube, allora tanto vale farmi youtuber anch’io. Quello che conta, alla fine, è che Alessio e i ragazzi come lui incontrino il Signore. E se per aiutarli a vivere la Quaresima devo spiegargliela come una grande challenge cristiana, allora ben venga fare così. Senza pensarci due volte.

«Di solito le challenge su YouTube durano un mese — gli dico — la Quaresima invece dura addirittura quaranta giorni. E sappi che YouTube esiste dal 2005; la Chiesa, invece, fa questa challenge da qualche migliaio di anni». Alessio rimane a bocca aperta. Già, effettivamente è incredibile come la tradizione cristiana lungo i secoli abbia saputo stimolare i suoi fedeli a santificarsi proponendo la sfida di vivere la Quaresima all’insegna della preghiera, del digiuno e della carità. E perché questo non dovrebbe valere anche per i giovani di oggi? Forse c’è solo bisogno di introdurli a questa sfida in un modo diverso, ossia partendo dalle categorie con cui loro si approcciano alla vita.

Il tema della crescita personale, ad esempio, è sicuramente quello che oggi va più di moda fra gli influencer. YouTube è affollato di video che ne parlano. Motivatori, psicologi, imprenditori, videomaker, universitari: tutti che vogliono migliorarsi con l’obiettivo di aumentare il proprio benessere ed il proprio profitto. E tutti gli altri a guardare come ci riescono per provarci anche loro. I consigli più gettonati sono quelli di fare allenamento fisico e meditare, ma anche di dormire 7/8 ore per notte o di organizzare scrupolosamente la lista dei propri impegni. E poi ci sono le challenge: 30 giorni senza zucchero o senza social, sveglia alle 5.30 o doccia fredda tutte le mattine per un mese. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole per i cristiani più navigati, eppure se queste sfide oggi vengono proposte dal prete medio della parrocchia come rinunce quaresimali, è facile che siano snobbate come roba da vecchi; se invece vengono proposte dall’influencer di turno in un video su YouTube, allora riscuotono grande successo, specialmente tra i più giovani.

di Alberto Ravagnani